Sondaggi politici: Fratelli d’Italia in testa, tallonato dal PD. Lega stabile al terzo posto
Fratelli d'Italia è per pochi decimi il primo partito in Italia. O almeno è quello che sembrano dire i sondaggi di questi giorni. Secondo l'ultima rilevazione, realizzata da Swg per conto di La7, la formazione di Giorgia Meloni totalizzerebbe il 21,4%, tallonata dal Partito democratico di Enrico Letta al 21,1%. Rispetto alla stima di una settimana fa Fdi ha guadagnato lo 0,3%, mentre i dem hanno perso lo 0,4%. Stabile al terzo posto la Lega, che totalizza il 17%, perdendo un decimo rispetto alla scorsa settimana e oramai nettamente staccato sia dall'alleato di centrodestra che dalla formazione di centrosinistra.
Poi c'è il Movimento 5 stelle, che ha perso un ulteriore 0,5%, arrivando al 12,8%. Il nuovo corso di Giuseppe Conte, con la crisi scatenata dalla sentenza del Tribunale di Napoli, è in stand-by, con i grillini che continuano a perdere terreno rispetto ai competitor. Al quinto posto si colloca Forza Italia, con l'8% dei voti (+0,2%), mentre la Federazione tra +Europa e Azione totalizzerebbe il 4,7% (+0,3%).
Tra i partiti minori guadagnano: Mdp-Articolo 1, che sale al 2,6% e soprattutto Italia Viva di Matteo Renzi, che guadagna uno 0,4% e si pone subito sotto al 2,5%. Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni scende invece dal 2,4% al 2,2%. Vicina al 2%, quindi, la lista Italexit con Gianluigi Paragone, che perde lo 0,3% e arriva all'1,7%. Tutte le altre liste, invece, otterrebbero complessivamente il 3,6%.
Un "campo largo" PD-M5s-centristi pareggia la destra
Scende, ma rimane ancora alta la quantità di intervistati che non si esprime: il 41%, contro il 42% di sette giorni fa. Guardando, infine, alle coalizioni, quella di centrodestra, qualora si ricompattasse dopo le scorie della partita del Quirinale, sarebbe attorno al 48%, mentre l'unione dei partiti di centrosinistra otterrebbe il 41% dei consensi. Il distacco tra i due, quindi, è ancora ampio: ben 7%. Questo non considerando, però, un'eventuale alleanza allargata dalla sinistra al centro di Italia Viva e Azione/+Europa, passando per il Movimento 5 stelle. Un'opzione difficile, visti i veti incrociati, ma in questo caso il distacco con il centrodestra verrebbe azzerato.