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Sondaggi politici, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni zoppica, Pd e M5s in rialzo

L’ultimo sondaggio settimanale realizzato da Termometro politico mostra qualche difficoltà per Fdi di Giorgia Meloni. Mentre M5s e Pd sembrano in ripresa.
A cura di Annalisa Cangemi
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La percentuale di consenso per Meloni premier è abbastanza stabile: la fiducia degli italiani nella presidente del Consiglio rimane più o meno sugli stessi valori della precedente rilevazione al 43,3%. A dirlo è l'ultimo sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico tra il 24 e il 26 gennaio 2023.

Le intenzioni di voto registrano il primo calo del 2023 per Fratelli d'Italia che scende al 28,6%. In rialzo i principali partiti d'opposizione, M5S (17,6%) e Pd (16,6%). Stabili sia Lega (8,4%) che Azione/Italia Viva (8,1%) mentre Forza Italia cresce di due decimi al 7,4%. L'alleanza Verdi/Sinistra Italiana scende sotto la soglia di sbarramento del 3%, dove si collocano anche +Europa e Italexit (ciascuna al 2,5%) e Unione Popolare e Democrazia Sovrana Popolare (ciascuna all'1,5%).

Invio carri armati Leopard a Kiev, cosa pensano gli italiani

Il 56% degli italiani boccia la decisione della Germania di inviare i carri armati Leopard all'Ucraina consentendone l'invio anche ai Paesi che li possiedono. Per il 34,7% nessuno avrebbe dovuto inviare armi dall'inizio e tanto meno dovrebbe inviarne ora. Un ulteriore 21,3% si dice contrario all'invio di carri armati, ma si dichiara favorevole all'invio di armi di difesa. È d'accordo con l'invio invece oltre un terzo degli intervistati.

La stretta sul fumo annunciata da Schillaci

Il sondaggio si è occupato anche di salute con la proposta del ministro Schillaci di estendere il divieto di fumo a più luoghi all'aperto, in presenza soprattutto di donne in gravidanza e bambini, e anche alle sigarette elettroniche. Il 31,2% degli intervistati è d'accordo e vorrebbe l'eliminazione completa del fumo in ogni luogo, mentre il 24,4% è favorevole a patto che il divieto sia valido solo per aree affollate. Contrario il 43,5%: di questi il 36,5% ritiene gli attuali divieti sufficienti.

Intercettazioni, cosa pensano gli intervistati

Sulla modifica delle leggi che regolano le intercettazioni si è aperto un dibattito politico anche all'interno della stessa maggioranza di governo. Solo il 12,6% vorrebbe vietarne l'uso salvo per indagini di mafia e terrorismo, ma con la diffusione sui media vietata. La maggioranza è a favore dell'uso di questo strumento, seppur con qualche distinguo: per il 43,9% le leggi devono cambiare e dovrebbe essere sempre severamente punita la loro pubblicazione sui media, il 21,1% non chiede nessun cambiamento, infine il 20,3% ritiene che l'uso delle intercettazioni andrebbe incrementato.

La proroga delle concessioni dei balneari oltre il 2023

Parte della maggioranza di governo vorrebbe prorogare le concessioni dei balneari oltre fine 2023 invece di metterle a gare come chiede la direttiva Bolkenstein. Sul tema gli italiani appaiono divisi. Il 29% è favorevole alla proroga perché, a suo dire, la direttiva "mette in difficoltà le piccole attività del settore, favorendo le multinazionali, che spesso fanno concorrenza sleale". Il 36,6%, invece, pensa che le spiagge vadano messe a gara. Il 27,1% ritiene infine che vada fatta una riforma strutturale che eviti l'apertura totale alla concorrenza con le multinazionali e che scongiuri anche uno scontro con Bruxelles.

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