Sondaggi politici, Fratelli d’Italia ancora in discesa mentre il Pd risale: FI è davanti alla Lega
Continua il calo di Fratelli d'Italia, che comunque mantiene un buon margine di vantaggio sugli avversari politici. Allo stesso tempo il Pd è in crescita e il M5s in leggero calo. Nel resto del centrodestra, Forza Italia si conferma davanti alla Lega in questo momento, con un divario che si allarga ancora. Sono alcuni dei risultati del sondaggio politico realizzato da Tecnè per l'agenzia Dire.
FdI perde ancora terreno, tra Lega e FI c'è un punto e mezzo
Fratelli d'Italia è al 27,4%, con un -0,2% rispetto alla settimana scorsa. Non è un calo molto pronunciato, ma continua il trend discendente del partito di Giorgia Meloni, ormai ben lontano dai picchi del 30% toccati nei primi mesi della legislatura. Allo stesso tempo cala leggermente anche la fiducia nel governo, scesa al 39,8%, per la prima volta sotto il 40%.
La presidente del Consiglio può consolarsi con il fatto che gli avversari restano tutti distanti, soprattutto nel centrodestra. Forza Italia sale al 9,4% (+0,1%) e allunga ancora le distanze con la Lega, al 7,8% (-0,1%). Entrambi i partiti hanno detto di puntare al 10% in vista delle europee di giugno, e anche se mancano ancora più di due mesi è certo che al momento per Matteo Salvini raggiungere quel traguardo sembra piuttosto difficile.
Pd in crescita, resta sopra il 20%
Il Partito democratico sale al 20,5% registrando un +0,2% nell'ultima settimana. Per i dem di Elly Schlein la buona notizia è che il Pd resta stabilmente al di sopra della soglia ‘psicologica' del 20%, e con Fratelli d'Italia il distacco si riduce, anche se resta di quasi sette punti. Il Movimento 5 stelle va al 15,6% perdendo lo 0,2% e confermandosi il secondo partito dell'opposizione.
Tra gli altri partiti della minoranza, l'Alleanza Verdi-Sinistra è al 4,2% con un +0,1%, mentre Azione di Carlo Calenda scende al 3,8% (-0,1%) e Italia viva di Matteo Renzi sale al 3,3% (+0,1%). Infine, +Europa è al 2,8% (+0,1%). Si tratta di forze politiche che nelle prossime settimane dovranno cercare di restare al di sopra del 4%, oppure di arrivarci: infatti, nelle elezioni europee dell'8 e 9 giugno sarà questa la soglia di sbarramento da superare per eleggere degli europarlamentari.