Sondaggi politici, Forza Italia vola ancora e la Lega cade: il Pd è a 8 punti da Fratelli d’Italia
L'effetto Berlusconi si fa sentire, anche a due settimane dalla morte del leader di Forza Italia: il suo partito vola nei consensi, non riesce a superare la Lega ma riduce il distacco di oltre due punti – complice il calo di consensi del Carroccio. Fratelli d'Italia perde qualche decimo, ma il Pd resta fermo al 20% mentre il Movimento 5 stelle cresce di più. In calo anche il Terzo polo. Ecco chi sale e chi scende nell'ultimo sondaggio politico di Bidimedia, realizzato nella seconda metà di giugno.
Nel centrodestra Forza Italia fa il botto ai danni della Lega, FdI in lieve calo
La parte del leone la fa Forza Italia, con il 7,7%. A più di dieci giorni dalla morte di Silvio Berlusconi – quando sono state effettuate le rilevazioni – il partito faceva registrare una crescita dell'1,3% rispetto al sondaggio di inizio giugno, più di qualunque altra forza politica nello stesso periodo. A pagare caro questo aumento è la Lega che scende bruscamente all'8,6%. Lo schieramento di Matteo Salvini cala dello 0,9% (anche in questo caso, più di tutti gli altri partiti), pur mantenendosi su un risultato in linea con quello delle ultime elezioni. Nelle poche settimane tra un sondaggio e l'altro, Forza Italia ha ridotto il distacco dalla Lega di 2,2 punti.
In cima alla classifica delle preferenze c'è ancora Fratelli d'Italia con il 28,7%, anche se registra un calo dello 0,2%. Un risultato che, almeno per il momento, non preoccupa Giorgia Meloni, visto l'andamento della concorrenza.
Il Pd non va oltre il 20%, cresce invece il M5s
Il primo partito dell'opposizione, il Partito democratico, è al 20%. Rispetto al sondaggio precedente è un risultato sostanzialmente stabile (-0,1%), a conferma che il Pd di Elly Schlein ha trovato la sua quota attorno al 20/21% e, per adesso, non sembra riuscire a superarla definitivamente. Così, il distacco da Fratelli d'Italia resta di più di 8 punti.
Va meglio per il Movimento 5 stelle, che sale al 15,8%. C'è un +0,4% incoraggiante per il M5s, che a giugno ha promosso la sua manifestazione contro la precarietà. Il Movimento di Giuseppe Conte resta comunque su livelli decisamente più bassi rispetto al Pd, affermandosi come seconda forza dell'opposizione e terzo partito nel Paese.
Giù tutto il Terzo polo, soprattutto Azione
Che sia l'effetto Berlusconi o un risultato fisiologico, è un momento di calo anche per i due partiti centristi dell'ex Terzo polo. Azione di Carlo Calenda scende al 3,9%, con un -0,6% piuttosto brusco. Allo stesso tempo, Italia viva di Matteo Renzi non va oltre il 2,5% (-0,1%). Il distacco è quindi di quasi un punto e mezzo, e soprattutto al momento Azione si trova sopra la soglia di sbarramento – fissata al 3% – che permette di eleggere i propri rappresentanti in Parlamento.
Nel centrosinistra, anche gli alleati del Pd restano decisamente stabili. Alleanza Verdi-Sinistra non si muove dal 2%, mentre +Europa ha un lieve calo al 2,5% (-0,1%). Gli altri partiti rilevati sono Italexit di Gianluigi Paragone (1,8%, -0,1%), Unione popolare di Luigi De Magistris (stabile all'1,3%), Democrazia sovrana e popolare (stabile all'1%), e infine Noi moderati, il quarto partito del centrodestra, che scende dallo o,9% allo 0,7%.