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Sondaggi politici: Forza Italia supera il 10%, sta davanti alla Lega di due punti

Mentre dopo l’estate Fratelli d’Italia registra un calo, a godere di buona salute è Forza Italia che torna al 10% e si posiziona al quarto posto nella classifica delle forze politiche, lasciando indietro la Lega. È quanto emerge da un’indagine di Tecnè.
A cura di Annalisa Girardi
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Dopo l'estate i consensi ai partiti hanno risentito di qualche turbolenza. Diversi sondaggi di inizio settembre hanno registrato un netto calo di Fratelli d'Italia, che rimane di alcuni punti al di sotto della soglia del 30%. Secondo un'indagine di Tecnè a godere di buona salute è invece Forza Italia che torna al 10% e si posiziona al quarto posto nella classifica delle forze politiche, lasciando indietro la Lega. Ma vediamo nello specifico come si comporterebbero gli italiani se fossero chiamati alle urne oggi.

Nei primi tre gradini del podio, al di là delle differenze nelle percentuali, non cambia l'ordine dei parti. Il primo posto rimane nettamente in mano a Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, che a quasi un anno dall'insediamento del suo governo mantiene comunque – nonostante le flessioni delle ultime settimane – un netto vantaggio sulle altre forze politiche, posizionandosi al 28,3%. Di seguito il Partito democratico, che riesce a mantenersi sopra la soglia del 20%. I dem guidati da Elly Schlein, nel sondaggio di Tecné, sono al 20,3%, a esattamente otto punti percentuali di distanza da FdI. Al terzo posto troviamo invece il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte, al 15,6%.

Un dato interessante è quello riguardante la quarta forza politica in classifica. Secondo questa indagine si tratta infatti di Forza Italia, guidata da Antonio Tajani, che torna a superare la doppia cifra e si porta al 10,1%. A seguire la Lega di Matteo Salvini, poco distante all'8,9%. Dopo un certo distacco si posizionano invece Azione al 3,6% e l'Alleanza Verdi e Sinistra al 3,5%.

Tutte le altre forze politiche sono al di sotto della soglia di sbarramento, compresa Italia Viva al 2,5%. La percentuale di astenuti o incerti, ad ogni modo, rimane elevata: sono il 42,1%.

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