Sondaggi politici, Forza Italia in crescita punta a sorpassare la Lega di Salvini. Fdi perde lo 0,4%
L'ultimo sondaggio pubblicato da Termometro politico, con interviste raccolte tra il 20 e il 21 marzo, segnala un calo per Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. Se infatti la fiducia nella premier rimane più o meno costante, si nota una flessione notevole per il suo partito nelle intenzioni di voto: Fdi cala di 0,4 punti, passando dal 28,2 al 27,8%.
Scendono anche il Partito Democratico di Elly Schlein, che in una settimana cala dal 19,5% al 19,3% (-0,2% in sette giorni), e il M5s di Conte, che passa dal 15,9% al 15,8% (-0,1%). Al quarto posto, se si votasse oggi, troveremmo la Lega di Salvini, al 9%, invariata rispetto alla rilevazione precedente.
Continua a salire invece Forza Italia, che spera di sorpassare la Lega alle europee di giugno: gli azzurri di Tajani recuperano infatti 0,2 punti rispetto alla scorsa settimana, e vanno al 7,3%. Azione di Calenda è in calo: in sette giorni passa dal 3,9 al 3,8%. Mentre Avs sale leggermente, dal 3,3% al 3,4%. Risultato psicologico importante per Italia Viva che passa dal 2,8 al 3%, e si avvicina alla soglia di sbarramento del 4% per le europee. In lieve crescita Più Europa, che sale al 2,6% (+0,1%).
Quasi il 30% degli italiani considera Putin un grande leader
Termometro politico, prima dell'attentato a Mosca rivendicato dall'Isis, che ha portato alla morte di 139 persone, ha domandato agli intervistati la loro opinione su Vladimir Putin. La maggioranza lo considera un dittatore che si è macchiato del sangue di molte persone e lo ritiene pericoloso per la Russia e per il mondo intero (42,3%). Un 25,8% lo considera un autocrate dannoso per il proprio popolo ma non tanto diverso o più pericoloso rispetto a tanti altri autocrati che ci sono al mondo.
Tra chi, invece, vede di buon occhio il presidente russo – che sarà in carica per altri 6 anni – c'è un 23,8% che crede che, pur essendo autoritario, "è un grande leader che ha agito come era necessario per la situazione specifica del suo Paese". Infine, una piccola parte del campione lo ritiene a tutti gli effetti un grande statista da cui trarre ispirazione (5,6%).
Cosa ne pensano gli italiani di un intervento militare in Ucraina
Gli italiani sono contro la guerra e contro un intervento militare in Ucraina. Solo il 2,8% pensa infatti che l'esercito italiano dovrebbe intervenire e avrebbe già dovuto farlo due anni fa, in difesa del Paese invaso dalla Russia. E solo l'1,4% pensa che ora dovrebbe intervenire subito, per impedire che i russi possano avanzare. Il 5,7% ritiene che i nostri militari dovrebbero partire solo se i Russi stessero per arrivare a Kiev e l'Ucraina stesse per collassare. Queste risposte, nel complesso, valgono nel complesso il 9,9%: praticamente una persona su dieci.
Invece la stragrande maggioranza afferma che l'esercito italiano dovrebbe intervenire solo se ci fosse un attacco diretto al nostro Paese (42%) o a un Paese della UE o della NATO (36,9%). C’è poi un 9,5% che sarebbe contrario a qualsiasi tipo di intervento militare, anche in caso di attacco all’Italia. Tirando le somme, circa un 90% degli italiani vede l’intervento militare come una soluzione estrema e da prendere solo in caso di escalation che coinvolga, in maniera diretta, il nostro Paese.