Sondaggi politici, Fdi e Pd in lieve calo, recupera il M5s di Conte
Secondo l'ultimo sondaggio Radar Swg, che riporta le intenzioni di voto al 26 febbraio, con interviste raccolte dal 21 al 26 febbraio, quindi realizzate anche ieri, giorno dello spoglio per le elezioni in Sardegna, il primo partito è sempre Fratelli d'Italia, ma risulta in discesa. Anche il Partito Democratico di Schlein appare in calo, ma questa perdita di consenso non tiene conto della vittoria in Sardegna, dove i dem sono stati il primo partito. È plausibile dunque che la prossima analisi possa risentire dell'effetto elezioni in Sardegna, dove l'esperimento del campo largo sembra essere riuscito, e ha portato alla vittoria della pentastellata Alessandra Todde.
Anche il M5s naturalmente potrebbe aver tratto vantaggio dalla vittoria sull'isola, ma è presto per dirlo. Intanto vediamo come voterebbero gli elettori, se si andasse alle urne oggi.
FdI di Meloni come dicevamo è sempre primo partito con il 27,7% (in calo però dello 0,5% rispetto a una settimana fa) seguito, nel centrodestra, dalla Lega, con l'8,1% (+0,1% rispetto a una settimana fa), e da Forza Italia, stabile al 7,1%, che non sembra aver avuto particolare giovamento dal Congresso nazionale che si è tenuto il 23 e 24 febbraio, e che ha confermato la leadership di Antonio Tajani.
Nel centrosinistra, il Pd è al 20% (in leggera flessione dello 0,1%), seguito dal M5s di Conte al 15,6% (in rialzo di tre decimi di punto). A seguire troviamo Azione di Calenda al 4,4% (+0,2%), che la scorsa settimana si è preso la scena lanciando per primo la fiaccolata per Navalny a Roma, e chiamando in piazza tutte le forze politiche, e proponendo una mozione di sfiducia a Salvini per l'accordo con Russia Unita di Putin, mozione che è stata poi firmata anche dal Pd. Quindi troviamo Alleanza Verdi-Sinistra al 4,2% (-0,1%), appena sopra la soglia di sbarramento per le elezioni euorpee; in fondo alla classifica ci sono Italia viva di Renzi, ferma al 3,3% e Più Europa al 2,2% (+0,2%).