Sondaggi politici, FdI crolla e ora le opposizioni sono quasi alla pari con il centrodestra

Due settimane complicate, dall'inizio di marzo, per Fratelli d'Italia. Il partito di Giorgia Meloni perde oltre mezzo punto nei sondaggi politici, scendendo al di sotto del 30%. In più, Lega e Forza Italia nel complesso sono immobili. Questo fa sì che le opposizioni si avvicinino ai consensi della maggioranza, anche se il Pd e il Movimento 5 stelle sono in leggero calo. Ecco i risultati dettagliati della nuova Supermedia di sondaggi, realizzata da Youtrend per Agi.
Fratelli d'Italia cala al 29,6%, perdendo ben sei decimi. Questo è lo spostamento principale rilevato dal sondaggio. Nelle due settimane di marzo – che si sia trattato delle polemiche sul riarmo europeo, dei dazi degli Stati Uniti o che ci siano altre motivazioni – il partito della presidente del Consiglio ha visto una netta discesa dei consensi. Certo, la cosa va messa in proporzione: FdI è sceso sotto la soglia ‘psicologica' del 30%, ma al momento non ha motivo di temere la concorrenza diretta degli avversari, visto il distacco.
Infatti, il Partito democratico è al 22,8%. In due settimane ha perso un decimo, di fatto rimanendo stazionario. I dem, spaccati proprio sul riarmo dell'Unione europea, non hanno quindi approfittato della flessione di Fratelli d'Italia per ridurre le distanze. Al momento, sarebbero a poco meno di sette punti di differenza.
Lo stesso vale per il Movimento 5 stelle: all'11,8%, con un decimo in meno rispetto all'inizio di marzo. Certamente non si può dire che il M5s si sia diviso sulle armi, visto che Giuseppe Conte ne ha fatto uno dei temi ricorrenti con cui attaccare sia il governo che gli altri partiti dell'opposizione. Eppure, per il momento, la cosa non sembrerebbe aver pagato in termini di consensi.
Il centrodestra, come detto, a parte il calo di FdI è sostanzialmente immobile. Forza Italia perde uno 0,1% e scende al 9,3%, la Lega guadagna la stessa percentuale e sale all'8,4%. Tra i due il distacco resta significativo. Insomma, per quanto il Carroccio di Salvini si sia sforzato di sottolineare la sua distanza dalle politiche di riarmo, gli elettori non hanno dato un segnale particolarmente forte in risposta. La coalizione è completata con Noi moderati, all'1,1% (-0,1%). Nel complesso, i partiti del centrodestra raggiungono il 48,4% dei consensi a livello nazionale.
Alleanza Verdi-Sinistra è stabile al 6%, senza alcuna variazione rispetto all'inizio del mese. In crescita invece Azione di Carlo Calenda, al 3% (+0,1%) e soprattutto +Europa al 2,1% con un aumento di tre decimi. È in calo Italia viva di Matteo Renzi, fermo al 2,4% dopo una discesa, a sua volta, di tre decimi.
Numeri alla mano, quindi, i partiti dell'opposizione arriverebbero al 48,1% dei voti. Come detto, il centrodestra (che a inizio marzo superava il 49%) oggi sarebbe al 48,4%. Il distacco, insomma, sarebbe di pochi decimi percentuali. La differenza ovviamente sta nelle coalizioni: se oggi si andasse al voto, non è chiaro come si alleerebbero i partiti di minoranza. Ma resta comunque il dato di un'oscillazione dei consensi.