Sondaggi politici, FdI balza al 29,6% e aumenta la distanza con il Pd: bene anche il M5s
Prosegue la crescita di Fratelli d'Italia che sfiora il 30% e si allontana sempre di più dal Partito democratico, al 22,8%. Bene anche il Movimento 5 Stelle, che recupera terreno all'11,2%, mentre Lega e Forza Italia, vicinissimi, non riportano grandi variazioni. Ecco i risultati dell'ultimo sondaggio condotto da Termometro politico.
Quali partiti vanno meglio secondo i sondaggi
Fratelli d'Italia vola nei sondaggi: il partito è al 29,6% in crescita dello 0,2% rispetto alla settimana precedente. Questo incremento dei consensi arriva dopo un breve periodo di flessione con cui Meloni aveva chiuso il 2024 e che ormai sembra essere passato. Complice, probabilmente, la popolarità guadagnata dalla premier con il rilascio di Cecilia Sala, la giornalista arrestata in Iran e poi liberata grazie agli sforzi diplomatici del governo e dell'intelligence italiane.
Nelle prime settimane di gennaio infatti, il partito di Meloni sta assistendo a un'impennata nei sondaggi che lo hanno riportato alla soglia del 30%. Occorrerà monitorare se nelle prossime settimane FdI riuscirà a mantenere il consenso raggiunto o se tornerà ai livelli precedenti.
Ad ogni modo FdI si conferma primo, seguito dal Partito democratico, con cui aumenta la distanza. Il Pd è al 22,8%, in calo dello 0,3%: al momento tra i due partiti, lo stacco è di quasi sette punti.
Vanno meglio le cose per il Movimento 5 Stelle, in leggera ripresa. Il partito di Giuseppe Conte recupera terreno e si posiziona all'11,2% (+0,2%). Certo, i 5S viaggiano su livelli ormai distanti da quelli che prima gli consentivano di contendersi il ruolo di leader di opposizione con i dem, ma quantomeno il grave crollo registrato lo scorso anno sembrano esserselo lasciato alle spalle.
Per quanto riguarda gli altri due partner di maggioranza, il quadro è pressoché lo stesso. La Lega resta stabile all'8,6% leggermente avanti rispetto a Forza Italia, che recupera uno 0,1% e si attesta all'8,3%. I due partiti quindi restano molto vicini.
In questi giorni tra l'altro la competizione tra le due forze si è riaccesa attorno a questioni come quella del terzo mandato, con il Carroccio in prima linea a difendere la ricandidatura di Luca Zaia in Veneto, e gli azzurri che vorrebbero invece mantenere il limite.
Per quanto riguarda Alleanza Verdi-Sinistra, la variazione è contenuta, ovvero -0,1%, e il partito resta al 6,6%. Lo stesso vale, grossomodo, per le altre forze più piccole: Azione è data al 2,8% (-0,2%), Italia Viva è stabile al 2,3%, seguita da +Europa all'1,9% (-0,1%). Infine troviamo all'1,3% Pace Terra e Dignità (-0,1%) assieme a Democrazia Sovrana Popolare, Noi Moderati all'1,1% (-0,1%) e Sud Chiama Nord allo 0,5% (-0,1%).