Sondaggi politici, effetto esteri per Meloni che guadagna consensi: Lega arretra e Pd scivola al 21,2%

Il nuovo sondaggio realizzato da Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera racconta un aprile dominato dagli eventi internazionali più che dalla politica interna. Dazi statunitensi, tensioni in Ucraina, invasione di Israele a Gaza e la scomparsa di papa Francesco hanno monopolizzato l'attenzione pubblica, lasciando un po' in ombra temi nazionali come il congresso della Lega o il dibattito sulle riforme istituzionali. In questo scenario complesso, il sondaggio registra movimenti interessanti nei consensi ai partiti e nel gradimento del governo.
FdI torna a salire, Lega e Pd arretrano
Fratelli d'Italia, il partito della premier Giorgia Meloni, si attesta al 27,7%, guadagnando oltre un punto rispetto al mese precedente. Una crescita che interrompe il calo degli ultimi mesi e che sembra legata sia alla visibilità internazionale ottenuta dagli incontri con esponenti della politica americana, sia al ridimensionamento dei contrasti interni alla maggioranza. Male invece per la Lega, che perde quasi un punto e scivola all'8,2%, raggiunta da Forza Italia, anch'essa stimata all’8,2% seppure in lieve calo. Secondo Pagnoncelli, la flessione del Carroccio sarebbe collegata alla minore esposizione mediatica di Matteo Salvini. Sul fronte dell'opposizione, invece, il Partito Democratico arretra ancora e si ferma al 21,1%, segnando il dato più basso degli ultimi dodici mesi. Penalizzano il Pd soprattutto le divisioni interne, in particolare sui temi di politica estera. Buone notizie invece per Giuseppe Conte: il Movimento 5 Stelle resta infatti stabile, e conserva il 13,9%, una delle percentuali più alte nell’ultimo anno, grazie a una posizione chiara e riconoscibile su temi come la pace e il dialogo internazionale.
Coalizioni: centrodestra in leggero rafforzamento
Guardando alle coalizioni, il centrodestra nel complesso guadagna pochi decimali, mentre le altre aree, dal centrosinistra al cosiddetto Campo largo, registrano una lieve flessione. Un altro dato rilevante nel sondaggio è la diminuzione dell'area grigia: cala del 3% la quota di elettori indecisi o astenuti, segnale di un possibile risveglio della partecipazione democratica.
Governo e premier: segnali di stabilizzazione
Anche l'indice di gradimento del governo mostra un piccolo miglioramento, salendo al 41%. Un andamento simile riguarda Giorgia Meloni, che sale al 42%, invertendo la tendenza negativa dei mesi scorsi. Secondo l'analisi di Pagnoncelli, questo recupero si spiega con la minore conflittualità interna alla maggioranza e con la rinnovata immagine di leadership rafforzata a livello internazionale.
I leader: cali generalizzati, poche eccezioni
Tra i leader politici, la maggior parte subisce piccoli cali di popolarità: Antonio Tajani scende ancora e raggiunge il livello più basso da quando guida Forza Italia (indice 28), mentre Giuseppe Conte guadagna un punto. Lieve crescita anche per Matteo Renzi, pur rimanendo in fondo alla classifica. Per Elly Schlein e Riccardo Magi, invece, si registrano lievi flessioni.
Le tendenze del mese
Dall’analisi di aprile emergono tre principali tendenze: la ripresa della premier, del suo partito e del governo; la crescente frammentazione dell'opposizione; e un primo segnale di ritorno dell'interesse degli italiani per la politica.
Sarà ora da vedere se queste dinamiche si consolideranno nei prossimi mesi.