Sondaggi politici, è Mario Draghi il leader più apprezzato durante l’emergenza Covid
Il nuovo sondaggio di Quorum e Youtrend per Sky Tg24 rivela una panoramica delo scenario politico nel nostro Paese, non solo per quanto riguarda le intenzioni di voto e la fiducia nei leader, ma anche in merito alle misure messe in campo dal governo durante l'emergenza coronavirus, il rapporto tra Stato e Regioni e la gestione della pandemia a livello globale. Vediamo allora, punto per punto, che cosa è emerso.
Se gli italiani fossero chiamati oggi alle urne, la maggior parte sceglierebbe la Lega, che si conferma il primo partito nel Paese con il 26,2%. Al secondo posto il Partito democratico, che totalizza invece il 21,6% dei consensi. Al terzo gradino del podio, il Movimento Cinque Stelle ottiene invece il 15,5. I pentastellati sono ormai tallonati da Fratelli d'Italia che conseguono il 15%. A seguire Forza Italia con il 6,5%, mentre in ultima posizione tra le maggiori forze politiche c'è Italia Viva con il 3,1%, appena al di sopra della soglia di sbarramento. Ad ogni modo, la fiducia nel governo si mantiene alta, con il 52,9% degli intervistati che esprimono il proprio appoggio al governo di Giuseppe Conte, contro un 47,1% negativo.
Per quanto riguarda la fiducia nei leader, il sondaggio di Youtrend non ha preso in considerazione solo coloro che si trovano alla guida dei principali partiti politici nel Paese. E infatti al primo posto troviamo l'ex governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi, con il 59,3%. A seguire Giuseppe Conte con il 57,1%. Al terzo posto troviamo il governatore della Regione Veneto, il leghista Luca Zaia, con il 49,7%, subito seguito altri due presidenti di Regione, il campano Vincenzo De Luca con il 43,4%, e il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini con il 37,1%. Poi i due leader dell'opposizione, Giorgia Meloni e Matteo Salvini che ottengono rispettivamente il 33,2% e il 31,2%. Dopodiché il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, con il 30,4%, seguito dal governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontanam con il 24,9%. In fondo alla classifica dei leader più apprezzati durante la pandemia ci sono Luigi Di Maio, Silvio Berlusconi e Matteo Renzi, che ottengono il 22,5%, il 19,9% e l'11%.
Durante la pandemia la fiducia nel sistema sanitario è rimasta alta, con il 70,8% che giudica positivamente la tutela della salute pubblica in questo periodo contro il 29,2% contrario. Tuttavia, non si può dire lo stesso per quanto riguarda le misure economiche messe in campo dal governo. Secondo il 53,3% degli intervistati, infatti, queste sarebbero inadeguate, contro il 46,7% che invece le giudica in modo positivo. Per il 24,8%, inoltre, la misura più efficace è stata quella della cassa integrazione concessa ai dipendenti rimasti a casa durante il lockdown. Per il 19,5%, invece, è stato il reddito di emergenza dedicato ai soggetti in situazioni di grave fragilità. Per il 14,1% si è trattato del bonus di 600 euro concesso ad autonomi e partite Iva. Infine, per l'11% sono stati i tagli e i rinvii alle scadenze fiscali e per il 7,5% i prestiti alle aziende garantiti dallo Stato.
Il sondaggio ha anche indagato le opinioni verso Giuseppe Conte, non solo per quanto riguarda i consensi in queste settimane, ma anche per ipotizzare una sua eventuale ricandidatura. È emerso che se Conte fosse il leader del Movimento Cinque Stelle, i grillini otterrebbero il 19,9%, guadagnando qualche punto in più rispetto ai sondaggi attuali. La Lega otterrebbe il 27,9% e il Pd il 18,9%. Infine 14,6% sceglierebbe Fratelli d'Italia, il 6% Forza Italia e il 2,1% i renziani di Italia Viva. Se ci fosse una lista Conte, questa sarebbe votata dal 24,1% degli elettori contro il 66,7% che ne sceglierebbe altre. Questa farebbe sicuramente perdere voti al Movimento: infatti se alle prossime elezioni Conte dovesse candidarsi con una propria lista, il M5s otterrebbe solo il 9,7% contro il 14,3% che voterebbe l'attuale presidente del Consiglio. Questa ipotetica lista riceverebbe la maggior parte dei consensi nelle Regioni del Sud.
La maggior parte dei cittadini definisce Conte come capace (14,6%) ed equilibrato (7,9%). Secondo il 10,4% è tuttavia incapace. Il 5,4% lo definisce rassicurante. Il suo indice di gradimento, ora fermo al 55%, ha toccato il picco ad aprile, nel pieno dell'emergenza, con il 58%. Anche oggi rimane comunque più alto dei livelli registrati a inizio anno (45%). Lo stesso vale per il governo: se a gennaio era al 50%, ad aprile ha raggiunto il picco del 66%, scendendo poi a maggio al 60%.
Secondo la maggior parte degli intervistati, se ci fosse una crisi di governo si andrebbe con ogni probabilità a nuove elezioni in autunno. Lo pensa il 35% dei cittadini. Invece, secondo il 17,6%, si formerebbe un governo tecnico o di larghe intese guidato da Mario Draghi. Solo secondo l'8,6% si potrebbe creare un altro esecutivo sostenuto da Pd e M5s.
Il sondaggio ha indagato anche le opinioni sul rapporto tra Stato e Regioni. Secondo il 35,4% la divisione dei poteri è stata giusta, ma il 28,5% ritiene invece che le autorità locali abbiano beneficiato di troppi poteri rispetto al governo centrale. Di opinione opposta il 21,8% che pensa che lo Stato abbia prevaricato sulle disposizioni delle Regioni. Infine, uno sguardo anche al resto del mondo. Secondo il 64,5% l'Italia dovrebbe ricevere aiuti economici dall'Unione europea. Per il 9,3%, invece, sarebbero gli Stati Uniti a dover scendere in campo in favore del nostro Paese. Per il 7,2% sarebbe invece la Cina. Per quanto riguarda invece il confronto tra i leader mondiali, su chi ha gestito meglio la pandemia, il 40,3% risponde l'Italia di Giuseppe Conte, mentre per il 23% è la Germania di Angela Merkel. Solo il 9% pensa che sia stato Xi Jinping ad affrontare meglio l'emergenza in Cina. Il 2,5% crede che sia stato Donald Trump.