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Sondaggi politici, crescono sia Fratelli d’Italia che Partito democratico e Movimento Cinque Stelle

Nell’ultima settimana, secondo l’ultimo sondaggio di Swg, crescono sia Fratelli d’Italia che il Partito democratico e il Movimento Cinque Stelle. Ecco come cambiano le intenzioni di voto.
A cura di Annalisa Girardi
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Nei sondaggi crescono sia Fratelli d'Italia che le principali forze politiche d'opposizione, come Partito democratico e Movimento Cinque Stelle. È quanto emerge dall'ultima fotografia di Swg, presentata come di consueto durante il telegiornale di La7. Se i primi tre partiti nella classifica dei consensi registrano una crescita rispetto alla settimana precedente, tutte le altre principali forze politiche sono in calo. Ecco cosa emerge di preciso dalle intenzioni di voto e come si comporterebbero gli italiani se fossero chiamati oggi alle urne.

Fratelli d'Italia rimane in buona salute ed è ancora saldamente primo partito nel Paese. Lo schieramento guidato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, questa settimana è dato al 28,7%, in crescita di 0,3 punti percentuali rispetto alla rilevazione di lunedì scorso. Anche il Partito democratico di Elly Schlein recupera 0,2 punti percentuali e passa dal 19,6% al 19,8%. Buoni risultati anche per il Movimento Cinque Stelle che guadagna 0,3 punti percentuali e vola al 16,4%.

Non crescono, invece, gli altri partiti. La Lega rimane stabile al 10,2%, mentre Forza Italia perde 0,1 punti percentuali e scivola al 6,3%. In discesa anche Azione, che passa dal 4% al 3,9%. Lo stesso discorso vale per l'Alleanza di Verdi e Sinistra che passa dal 3,6% al 3,5%.

Tutti gli altri partiti non riescono ad arrivare, secondo il sondaggio di Swg, alla soglia di sbarramento. +Europa perde 0,1 punti percentuali e scivola al 2,4%, mentre Italia Viva pur guadagnando 0,2 punti percentuali rispetto alla scorsa settimana arriva solo al 2,7%.

Infine, sende leggermente la percentuale di coloro che non si esprimono, compresi coloro che non sanno come voterebbero o che non si recherebbero alle urne. Questi passano dal 40% al 39%.

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