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Sondaggi politici, con la nascita del governo M5s e Pd in calo: scarsa la fiducia nel Conte bis

Nella settimana in cui è ufficialmente nato il governo Conte bis, i due partiti che sono i principali azionisti di maggioranza – Movimento 5 Stelle e Partito Democratico – fanno segnare un calo nei sondaggi. La rilevazione effettuata da Tecnè per l’agenzia Dire mostra anche una scarsa fiducia nel nuovo esecutivo.
A cura di Stefano Rizzuti
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Ora che l’esperienza del governo Conte 2 è ufficialmente iniziata i sondaggi sembrano mostrare i benefici più per la Lega che per i due alleati di governo: Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, infatti, fanno segnare un evidente calo nell'ultima settimana. Monitor Italia, la rilevazione realizzata dall’istituto Tecnè in collaborazione con l’agenzia Dire, mostra come la Lega sia il partito che ha guadagnato più voti tra il 5 e il 12 settembre, crescendo dello 0,6%. Il Carroccio è il primo partito con il 31,3%. In calo, invece, i due partiti principali della maggioranza: il Pd perde lo 0,8% e scende al 23,6%; il M5s perde invece lo 0,6% e si ferma al 21,1%.

Chi guadagna, invece, sono i partiti di centrodestra: Forza Italia sale all’8,1% (+0,2% per il partito di Silvio Berlusconi) e Fratelli d’Italia al 7,3% (+0,3% per quello di Giorgia Meloni). Nel centrosinistra, invece, sono in calo sia +Europa (al  2,3%) che i Verdi (1,3%). Al contrario, chi cresce, pur rimanendo al di sotto della soglia di sbarramento del 3%, è La Sinistra con il 2,1%.

La fiducia nel governo e la situazione economica

Lo stesso sondaggio realizzato dall’istituto Tecnè evidenzia anche la scarsa fiducia degli italiani nel neo-nato governo. In particolare, il 52,4% spiega di non avere fiducia nell’esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Ripone invece speranze nell’accordo di maggioranza tra M5s e Pd il 33,2% del campione. Non ha una opinione specifica sul tema, ancora, il 14,4% del campione. La rilevazione riportata dall’agenzia Dire prende in considerazione anche la situazione economica italiana. In particolare, si chiede agli elettori se credono sia migliorata o peggiorata rispetto a 12 mesi fa. Per il 49,9% la situazione economica è rimasta invariata, mentre per il 41,7% è peggiorata. Solo l’8,4% ritiene che sia migliorata.

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