Sondaggi politici, come votano i giovani alle elezioni: Pd in testa, volano Sinistra e M5s
Cosa succederebbe se a votare alle prossime elezioni fossero solo i giovani? Vincerebbe il centrosinistra. O meglio, sarebbe nettamente in vantaggio. Lo rivela un sondaggio politico di Swg per Repubblica, che approfondisce le idee della fascia 18-24 anni. Non solo le intenzioni di voto, ma anche l'apprezzamento per i leader politici e i temi più importanti che – inutile dirlo – sono per lo più assenti o trattati con meno interesse dai partiti. Nel fiduciometro dei leader in testa c'è Mario Draghi con un gradimento del 63%, seguito da Giuseppe Conte con il 46%. Poi un grande vuoto prima di Emma Bonino al 32%, Enrico Letta al 28% e Carlo Calenda al 27%. Giorgia Meloni – che ormai nel gradimento generale punta a raggiungere Draghi – è solo al 20% dietro a Silvio Berlusconi al 22%.
Tra i temi più importanti per la fascia tra i 18 e i 24 anni, invece, di cui la politica non sta parlando abbastanza, in testa ci sono proprio le prospettive per i giovani (38%), poi l'ambiente e l'inquinamento (34%) e la qualità della scuola e dell'università (31%). La disoccupazione e la sanità sono entrambe al 23%, poi l'aumento dei prezzi e la perdita del potere d'acquisto al 22%. Insomma, un'agenda ben precisa dettata dai più giovani che – a loro dire – quasi nessuno riesce a interpretare coerenza.
Se guardiamo le intenzioni di voto, invece, la bilancia pende nettamente dal lato del centrosinistra: il Partito Democratico di Enrico Letta è al 19% – leggermente meno rispetto al dato completo, ma comunque in testa tra i giovani – seguito dal Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte al 17%. Anche Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, tra i giovani, è al 17%. Decisamente indietro rispetto al dato generale. La Lega di Matteo Salvini è al 10%, seguita da Azione e Italia Viva che insieme raccolgono l'8%. Dietro di loro l'alleanza tra Verdi e Sinistra, che vola al 7% – praticamente il doppio del dato generale – insieme a Forza Italia di Silvio Berlusconi. Italexit di Paragone è al 4%, +Europa al 3%, Impegno Civico di Di Maio al 2% e Noi Moderati all'1%.