Sondaggi politici, come cambiano le intenzioni di voto con le candidature dei leader di partito
Se Giorgia Meloni ed Elly Schlein si candidassero alle elezioni europee, i consensi per i rispettivi partiti crescerebbero: Fratelli d'Italia toccherebbe quota 30%, mentre il Partito democratico arriverebbe al 20,5%. È quanto emerge dal sondaggio realizzato dall'istituto demoscopico Noto per la trasmissione Porta a Porta, che ha analizzato le intenzioni di voto degli elettori italiani in vista delle prossime europee dell'8 e 9 giugno, evidenziando le differenze dovute alla corsa (o meno) dei leader di partito.
Il primo scenario esamina la situazione senza i leader candidati. Fratelli d'Italia arriverebbe al 27,5% e il Partito democratico al 19,5%. Il Movimento Cinque Stelle, secondo il sondaggio di Noto, in questo caso sarebbe vicinissimo ai dem, con il 18%. Anche tra Lega e Forza Italia si registra un divario ristretto, con il Carroccio all'8% e gli azzurri al 7%. In generale il centrodestra, tenendo conto anche di Noi Moderati al 2%, dovrebbe raggiungere il 44,5%. Per quanto riguarda i Partiti minori come l'Alleanza Verdi e Sinistra e +Europa, questi sono dati attorno al 4%.
Le cose cambiano, però, con le candidature dei leader: in tal caso Fratelli d'Italia riuscirebbe a toccare il 30% e il Partito democratico il 20,5%. Per la Lega invece si registra il meccanismo opposto: con Matteo Salvini candidato scenderebbe al 7% e il partito verrebbe superato da Forza Italia, data invece all'8%. Anche il Movimento Cinque Stelle potrebbe subire una flessione, scendendo al 17%. Italia Viva, sia con Matteo Renzi candidato che senza, resterebbe al 3%.
La candidature dei leader di partito avrebbe anche un peso sull'affluenze. Se infatti queste personalità di spicco decidessero di partecipare alla corsa, l'affluenza alle urne passerebbe al 50% al 54%.