Sondaggi politici, come andrebbero le elezioni se si votasse a ottobre: chi può vincere e perché
Quando saranno le prossime elezioni politiche? La risposta ancora non è certa, ma la crisi del governo Draghi sembra complicarsi di ora in ora per via dell'irrigidimento delle posizioni di alcuni partiti e tutto può deflagrare rapidamente portando alle urne in poche settimane. Se l'attuale esecutivo dovesse cadere, infatti, molti partiti premerebbero per tornare il prima possibile alle elezioni – anche se non sarebbe da escludere, in ogni caso, un nuovo governo tecnico guidato da un altro profilo simile a Draghi – e il Presidente Mattarella potrebbe decidere di sciogliere anticipatamente le Camere. E i sondaggi politici cosa dicono? Secondo l'ultima rilevazione di Swg per il Tg La7 il quadro che si sta consolidando vede in testa sempre lo stesso partito.
Fratelli d'Italia davanti al Pd, crollano Lega e 5 Stelle
Il primo partito nelle intenzioni di voto dei cittadini è sempre Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, che cresce dello 0,3% rispetto al sondaggio della scorsa settimana e raggiunge il 23,8%. È record, almeno nelle rilevazioni. Insegue ancora una volta il Partito Democratico di Enrico Letta, che invece cresce dello 0,4% recuperando un decimo di punto agli avversari ma senza superare il 22,1%. La Lega di Matteo Salvini, intanto, crolla di un altro mezzo punto e scivola al 14,0%. Ma a esser messo ancora peggio è il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che dai sondaggi è preoccupato eccome: meno 0,3% e crolla all'11,2%.
Berlusconi cala e Renzi cresce, vola Italexit
Forza Italia di Silvio Berlusconi è sempre il primo partito sotto i dieci punti e resta determinante per la coalizione di centrodestra, qualora si andasse alle elezioni anticipate, infatti, senza gli azzurri non ci sarebbero molte chance di vittoria. Secondo il sondaggio elettorale, però, perde lo 0,4% e cala al 7,4%. A seguire c'è la federazione tra Azione di Carlo Calenda e +Europa, che cala dello 0,2% e scende al 4,9%, tallonata da un'altra federazione: quella tra i Verdi e Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni, che perde lo 0,1% e cala al 3,8%. Italia Viva di Matteo Renzi, invece, cresce dello 0,1% e raggiunge il 2,7%, inseguito da Italexit di Gianluigi Paragone al 2,5% (frutto di un più 0,3%). Chiudono Mdp – Articolo 1 del ministro Speranza al 2,3% (più 0,1%) e Noi con l'Italia all'1,0%.