Sondaggi politici, chi vincerebbe le elezioni se si votasse oggi: cala la fiducia nel governo e in Meloni
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Nell'ultimo mese, il centrodestra non ha guadagnato voti. Anzi, ha perso qualche decimo: è vero soprattutto per la Lega, ma non solo. Nel frattempo, il Partito democratico non ne ha approfittato, registrando un calo, mentre il M5s è tornato a crescere. La fiducia nel governo Meloni, però, è in discesa. Ecco chi va meglio e chi va peggio nel nuovo sondaggio politico di Tecnè per l'agenzia Dire.
I risultati dei partiti: chi prende più voti e chi scende nei sondaggi
Fratelli d'Italia è al 29,7% e resta sostanzialmente stabile. È lo stesso risultato di una settimana fa, e solo lo 0,1% in meno del mese scorso. Si può dire che per il partito di Giorgia Meloni non ci sono problemi all'orizzonte: il distacco dagli avversari è ampio, e nessuno sembra in grado di mettere seriamente in discussione il primo posto tra le forze politiche con più consensi.
Anche perché il Partito democratico è al 22,9%, in calo dello 0,4% dall'ultimo mese. Va detto che nell'ultima settimana la tendenza si è invertita: +0,1%. Resta da vedere se per i dem di Elly Schlein il segnale positivo prenderà sostanza – magari sulla scorta dei nuovi scandali che hanno coinvolto il governo, dal caso Almasri alla vicenda ancora oscura dello spionaggio con i software di Paragon. La distanza da FdI resta comunque significativa: quasi sette punti.
Se per il primo partito dell'opposizione la situazione non è rosea, non si può dire che vada molto meglio alle altre due forze del centrodestra. Forza Italia è all'11,4%, anche in questo caso sostanzialmente stabile (-0,1% rispetto a un mese fa). La Lega di Matteo Salvini scende all'8,5%, con un -0,3% in quattro settimane. Il leader del Carroccio da quando è iniziata la presidenza Trump sta spingendo ancora più intensamente sulla sua vicinanza politica con il tycoon statunitense. Ma, al momento, la cosa non sembra pagare dal punto di vista dei consensi. E la distanza con i forzisti, almeno stando a questa rilevazione, si allarga a quasi tre punti.
Il Movimento 5 stelle è al 10,8% ed è uno dei pochi partiti dell'opposizione che sta meglio rispetto al mese scorso: +0,4% nei consensi. La percentuale assoluta non è quella che i pentastellati di Giuseppe Conte vorrebbero – il Pd è ormai a oltre il doppio dei voti – ma la risalita è un dato positivo in vista di un 2025 che porterà diverse elezioni regionali (storicamente non il punto forte del M5s).
Alleanza Verdi-Sinistra scende al 5,8%. Il calo è dello 0,3% in un mese porta Avs sotto la soglia del 6%, cosa che potrebbe far scattare l'allerta dentro Avs. Le europee della scorsa estate avevano portato un risultato ben al di sopra delle aspettative: dal 3-4% dei sondaggi, Verdi e Sinistra avevano raggiunto il 6,8%. Un dato poi in buona parte confermato alle successive regionali. Ora è da vedere se quel livello di consensi reggerà anche nei prossimi appuntamenti con le urne.
Tra i partiti liberali di centro, Azione di Carlo Calenda è il primo al 2,6%, lo stesso risultato di un mese fa. Segue Italia viva di Matteo Renzi al 2,4%, con un guadagno dello 0,4% in quattro settimane. Poi +Europa al 2% (+0,2% dall'ultimo mese).
In discesa la fiducia verso il governo e la premier Meloni
Se si andasse al voto oggi, con questi risultati, la maggioranza sarebbe ancora del centrodestra con quasi il 50% dei voti. Bisogna registrare però che nell'ultimo mese è sceso il gradimento nei confronti di Giorgia Meloni – comunque la leader più apprezzata, con il 46,2% di valutazioni positive contro il 39% di Antonio Tajani e il 31,1% di Elly Schlein.
Allo stesso tempo, è calata la fiducia nel governo. Il 50,6% degli italiani dice di non fidarsi dell'esecutivo, una percentuale in crescita dello 0,4% in un mese. Chi si fida, invece, è il 42% (lo 0,1% in meno).