Sondaggi politici, chi vince le elezioni del 25 settembre tra centrodestra e centrosinistra
Da un lato il centrodestra con uno schieramento ben definito, dall'altro il centrosinistra in costruzione. A meno di due mesi dalle elezioni del 25 settembre, i sondaggi politici continuano a premiare la coalizione di centrodestra, come conferma anche l'ultima rilevazione di Quorum/Youtrend per Skytg24. È interessante soprattutto l'aspetto delle coalizioni: in sostanza il centrosinistra non vincerebbe neanche se si presentasse unito, dal Movimento 5 Stelle a Italia Viva.
Cominciamo dalle intenzioni di voto, svincolate dal tema coalizioni: il 24,2% dice che voterebbe Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, il 23,4% il Partito Democratico di Enrico Letta, il 13,5% la Lega di Matteo Salvini e il 9,9% il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. E ancora: l'8,0% voterebbe Forza Italia di Silvio Berlusconi, il 5,2% la federazione tra Azione e +Europa, il 4,0% la federazione tra Europa Verde e Sinistra Italiana. Italia Viva di Matteo Renzi è al 2,6%, insieme a Italexit di Paragone. Chiudono Insieme per il futuro di Di Maio – che ormai si chiama Impegno Civico – all'1,8% e Noi con l'Italia/Udc allo 0,9%.
Se però andiamo a guardare le coalizioni, le percentuali cambiano. Il centrodestra nella sua forma attuale – che è quella che si presenterà alle elezioni – otterrebbe il 46,0% così distribuito: il 23,9% a Fratelli d'Italia, il 13,3% alla Lega, il 7,1% a Forza Italia, l'1,7% a Noi con l'Italia/Udc. Se il centrosinistra si presentasse con l'alleanza che comprende anche Di Maio, Fratoianni e Calenda – motivo di discussione in queste ore – non andrebbe comunque oltre il 33,2% così distribuito: il 22,6% al Pd, il 4,4% ad Azione e +Europa, lo 0,6% a Sala e Di Maio, il 5,7% a Sinistra Italiana ed Europa Verde. Il Movimento 5 Stelle, in solitaria, otterrebbe il 10,9%, Italia Viva il 2,2%.
Nel secondo scenario, che prevede il centro con Italia Viva, Azione e +Europa, la percentuale ottenuta dalla coalizione di centrodestra salirebbe al 47,6%. Il centro, appunto, otterrebbe il 6,9% (con Calenda e Bonino che prenderebbero meno di Renzi), mentre il centrosinistra si fermerebbe al 28,2%.
Ma anche con un apparentemente impossibile rientro del Movimento 5 Stelle nel campo largo del Pd, le cose non andrebbero molto meglio: il centrosinistra otterrebbe il 36,2%, con il centrodestra che schizzerebbe al 49,0%.
E infine se lo scontro fosse tra i due poli – centrodestra per come lo conosciamo e campo largo del Pd al completo, dai 5 Stelle a Renzi – il centrosinistra perderebbe ugualmente: 42,5% contro il 49,8% del centrodestra.