Sondaggi politici, chi ha guadagnato più consensi tra i partiti e chi è crollato nel 2024
Il 2024 si chiude in bellezza per il Partito democratico che è cresciuto del 4% negli ultimi dodici mesi. Il bilancio dell'anno che sta per concludersi è negativo invece, per il Movimento 5 Stelle che è crollato di 5 punti percentuali.
Queste sono alcune delle tendenze che emergono, dal confronto di Repubblica tra la prima e l'ultima supermedia Youtrend del 2024. Vediamo come sono andati gli altri partiti, quali sono andati meglio e quali sono calati nei consensi.
Il bilancio del 2024 per i partiti nei sondaggi
Il bilancio del 2024 è senz'altro positivo per il Pd, che ha guadagnato 4 punti rispetto a inizio anno. I dem infatti, sono passati dal 19,3% di gennaio al 23,5% di dicembre. Già negli scorsi mesi diversi sondaggi avevano certificato la crescita del Pd, che ha gradualmente accorciato la distanza con il rivale, Fratelli d'Italia.
Oggi il partito di Elly Schlein guida la testa dell'opposizione, di cui è la prima forza politica, e si pone come il principale competitor di Meloni e dei suoi. Tra Pd e Fdi lo stacco si è ridotto parecchio, passando dai nove punti di gennaio ai cinque attuali.
Per quanto riguarda Fratelli d'Italia, l'andamento è rimasto sostanzialmente invariato. Nella prima supermedia era dato al 28,7%, pressoché uguale all'ultima (28,8%). Nonostante si sia registrata una crescita, questa resta comunque una buona notizia per Fdi, che nell'ultimo anno (il secondo da quando è al governo) è riuscita a mantenere stabili i suoi consensi.
A salutare il 2024 sulle medesime posizioni è anche l'alleato leghista. Il Carroccio chiude un anno complicato ma senza gravi perdite, confermando l'8,8% di gennaio. Tutto sommato dunque, dopo l'assoluzione del suo leader nel processo sul caso Open Arms, la Lega può tornare a sorridere.
È negativo invece, il bilancio del Movimento 5 Stelle, che registra un significativo calo di voti. A inizio anno, i pentastellati si attestavano attorno al 16,4%, mentre oggi sono dati all'11,4%, con 5 punti in meno. Il crollo è evidente per il partito di Giuseppe Conte, attraversato nell'ultimo anno da crisi e tensioni interne, culminate con la fuoriuscita del suo fondatore Beppe Grillo.
Secondo gli analisti quel 5% perso dal M5s potrebbe essere confluito una parte nel Pd, una parte dentro Alleanza Verdi-Sinistra, che nell'ultimo anno ha quasi raddoppiato le sue percentuali. Se a gennaio Avs era dato al 3,4%, ora il partito di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni è al 6,4%.
Tornando nelle file della maggioranza, si segnala la variazione positiva degli azzurri. Forza Italia aveva iniziato l'anno al 7,5%, sotto il partner leghista, e ora lo conclude al 9,1%. L'ultima supermedia dunque, certifica un guadagno di due punti e il sorpasso sull'alleato.
Tra le forze centriste invece, la situazione pare peggiorata. Azione passa dal 3,9% di gennaio agli attuali 2,7% e anche Italia viva scende di un punto (dal 3,3% al 2,3%). Non va bene nemmeno per Più Europa, che chiude all'1,9%, contro il 2,4% di inizio anno. Infine, resta stabile Noi Moderati, fermo all'1%.