Sondaggi politici, chi guadagna voti e chi crolla tra i partiti

Nell'ultima settimana, il centrodestra ha perso terreno ma lo stesso non si può dire per Fratelli d'Italia: nonostante i cali degli alleati, il partito di Giorgia Meloni è rimasto in testa, sopra il 30% dei consensi, e anzi ha ampliato il distacco con il Pd, in lieve discesa. Il Movimento 5 stelle ha visto un boom di voti, guadagnando quasi mezzo punti. Nel resto dell'opposizione invece ci sono stati alti e bassi, ad esempio con Avs in difficoltà e Azione in crescita. A scattare una fotografia degli attuali rapporti di forza tra i partiti è il nuovo sondaggio politico realizzato da Swg per il Tg La7.
Fratelli d'Italia sale al 30,2%, un ulteriore incremento di due decimi che permette di mantenersi al di sopra della soglia ‘psicologica' del 30%. Per il partito di Giorgia Meloni, al momento, sembra impossibile essere messo in difficoltà sul piano dei consensi. Anche in una settimana in cui il resto del centrodestra arranca, FdI si conferma in testa e può ampliare la distanza con gli altri partiti.
Infatti, il Partito democratico scende al 22,4%. Si tratta di un calo di un solo decimo, che però rende più grosso il distacco dal primo posto, attualmente di quasi otto punti. Il sondaggio è stato effettuato prima della votazione al Parlamento europeo in cui i dem si sono divisi sul piano di riarmo europeo: resta da vedere se questa mossa sarà punita dagli elettori.
Chi invece è stato decisamente premiato è il Movimento 5 stelle: cresce fino al 12,4%, guadagnando lo 0,4% in sette giorni. Se si tratti di un exploit o meno, lo si vedrà nelle prossime settimane. È possibile anche che il successo sia dovuto alla linea molto netta sulle politiche di riarmo, forse apprezzata da una parte dell'elettorato.
Come detto, si trovano in difficoltà gli altri partiti del centrodestra. Forza Italia cala al 9,2%, la Lega addirittura all'8%. Per Antonio Tajani si tratta di una perdita da due decimi, per Matteo Salvini da tre. Nelle ultime settimane sono diventate sempre più forti e esplicite le divisioni tra i due partiti, che soprattutto sul tema delle armi hanno posizioni completamente opposte.
A essere più in crisi con gli elettori, però, sembra essere il Carroccio di Salvini. D'altra parte, finora la posizione anti-militarista della Lega ha portato a diversi attacchi verbali all'Europa – e anche a un voto contro ReArm Eu al Parlamento europeo – ma quando si è trattato di votare in Italia i leghisti hanno sempre seguito le indicazioni del governo.
La maggioranza è completata da Noi moderati, stabile all'1%. I partiti del centrodestra, quindi, oggi prenderebbero il 48,4% dei voti complessivi.
Nell'opposizione ci sono risultati altalenanti. Alleanza Verdi-Sinistra scende al 6,3% con un calo dello 0,2%. Si parla comunque di risultati positivi, per un partito che prima delle europee dello scorso anno risultava tra il 3 e il 4% dei consensi, ma bisognerà vedere se questa discesa continuerà. Azione di Carlo Calenda è al 3,5% con un +0,1%, Italia viva di Matteo Renzi va al 2,4% (-0,2%) e +Europa arriva al 2% (+0,2%).
Sommando tutti i voti, i partiti dell'opposizione in questa situazione prenderebbero il 49,2%. I consensi, insomma, sarebbero più di quelli del centrodestra. Come è noto, però, questo avrebbe effetto solo se alle elezioni i partiti si presentassero coalizzati. Cosa che, per il momento, è difficile da prevedere.