Sondaggi politici, chi guadagna più voti e chi crolla: Fratelli d’Italia sfiora il 30%
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Due settimane positive per Fratelli d'Italia: il partito di Giorgia Meloni torna a crescere e si avvicina alla soglia del 30%, mentre il Partito democratico cala e la distanza tra i due torna ad allargarsi. Lo stesso vale per Forza Italia e Lega, con il primo che arriva a quasi un punto di vantaggio sul secondo. Stabili M5s e Avs, crescono i partiti di liberali di centro. Ecco i risultati dei sondaggi politici, elaborati dalla Supermedia di Youtrend per Agi.
Fratelli d'Italia arriva al 29,8%, con un +0,3%. Passo avanti importante per FdI, con Giorgia Meloni che torna ad avvicinarsi alla soglia del 30%. Insomma, stando alla media dei sondaggi non sembra che finora vicende come il caso Paragon, in un periodo in cui diversi sondaggi rilevano che la fiducia nel governo è in calo, non abbiano effetti negativi sui consensi del partito della presidente del Consiglio.
Peraltro, la concorrenza per FdI non passa un momento positivo. Il Partito democratico scende al 22,9% perdendo ben quattro decimi. Per i dem di Elly Schlein (al centro degli attacchi di Gioventù nazionale, come mostrato dall'inchiesta di Fanpage.it) significa tornare a quasi sette punti di distanza da Fratelli d'Italia, con un divario che al momento sembra quasi impossibile da colmare.
Allo stesso tempo, il Movimento 5 stelle resta stabile all'11,5%. Non c'è un calo, ma nemmeno un guadagno nelle ultime due settimane, e così il M5s rimane con circa la metà dei voti del Pd. Anche Alleanza Verdi-Sinistra con il suo 6,1% non fa registrare cambiamenti in meglio o in peggio. Risultati stabili, che però non permettono di guadagnare terreno sulla maggioranza.
Il centrodestra, al di fuori di FdI, non ottiene risultati eccezionali. Forza Italia sale al 9,3% con un +0,1% e si conferma in un periodo positivo, anche perché ormai nella maggior parte delle rilevazioni sembra che la distanza dalla Lega sia piuttosto ampia. Il Carroccio si ferma all'8,5%, nonostante cresca a sua volta dello 0,1% e quindi non faccia allargare il divario. In queste settimane il leader leghista Matteo Salvini si è speso soprattutto sui temi fiscali per provare a recuperare terreno: al momento non sembra che stia funzionando.
La coalizione di centrodestra è completata da Noi moderati, che scende dello 0,2% fino allo 0,9%. Complessivamente, quindi, i passi avanti di FdI sono quasi del tutto cancellati dagli alleati. Poco male, perché i partiti della maggioranza insieme ottengono comunque il 48,5% dei voti – meglio di quanto fatto alle elezioni politiche del 2022, ormai circa due anni e mezzo fa.
Chi può rivendicare risultati positivi, nell'opposizione, sono i partiti liberali e centristi. Azione di Carlo Calenda sale al 2,9%, con un +0,3%: è il miglioramento più forte tra tutti i partiti, insieme a FdI. Italia viva di Matteo Renzi migliora a sua volta: 2,7% grazie a un +0,1%. E lo stesso vale per +Europa, che arriva al 2% tondo crescendo di un decimo rispetto a due settimane fa.
Per l'opposizione, stimare i numeri della coalizione non è così semplice. Unendo Pd, M5s e Avs si arriverebbe al 40,5%. Sommando anche tutti gli altri partiti si arriverebbe al 48,1%, certo, a pochi decimi dal centrodestra. Ma per ora sembra difficile immaginare una coalizione così larga alle prossime elezioni.