Sondaggi politici, calano Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle: il Pd prova la rimonta
Fratelli d'Italia resta in testa nei sondaggi politici, ma comincia a calare. Il partito della presidente del Consiglio ha accumulato un distacco abissale rispetto agli avversari, ma dopo mesi di crescita continua arriva la prima battuta d'arresto. Secondo il sondaggio di Emg per la trasmissione Cartabianca, infatti, Giorgia Meloni e i suoi accusano una leggera flessione nelle intenzioni di voto. La seconda forza politica è sempre il Movimento 5 Stelle, ma anche i grillini sono in leggero calo. Torna a crescere, invece, il Partito Democratico, dopo mesi di buio pesto nel consenso elettorale. I dem si riavvicinano agli ex alleati e provano il controsorpasso.
Meloni cala nei sondaggi insieme a Conte, Letta prova il sorpasso
In testa, nel sondaggio di Emg, c'è sempre Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. Il primo partito nelle intenzioni di voto, però, perde colpi per la prima volta dopo moltissimi mesi: meno 0,4% in una settimana, con un calo al 28,2%. La presidente del Consiglio, però, ha poco di cui preoccuparsi, visto che i due principali partiti di opposizione sono distanti anni luce. Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che da qualche settimana è diventato stabilmente seconda forza nel Paese, cala dello 0,1% e passa al 17,4%. A seguire c'è il Partito Democratico guidato – ancora per poco – da Enrico Letta, che invece inverte un trend disastroso e risale dello 0,4% tornando al 17,1%.
Male la Lega, cresce il Terzo polo di Azione e Italia Viva
La Lega di Matteo Salvini torna a calare: meno 0,2% per il Carroccio in una settimana, con un 9,0% che per il partito di via Bellerio non può essere soddisfacente. Azione e Italia Viva, intanto, puntano a sorpassare la Lega con un più 0,2% che porta Carlo Calenda e Matteo Renzi all'8,4%. Stabile Forza Italia di Silvio Berlusconi, che non cresce, non cala e resta al 7,0%. Stesso discorso per l'alleanza Sinistra Italiana – Europa Verde, ferma al 3,5%. Chiudono le intenzioni di voto Italexit con Paragone al 2,5% (più 0,1%), +Europa al 2,1% (più 0,1%), Unione Popolare all'1,4% (meno 0,1%) e Noi Moderati stabile all'1,4%.