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Sondaggi politici, aumenta divario tra Pd e M5s: il partito di Schlein sfiora il 20%

Secondo l’ultimo sondaggio realizzato da Termometro politico torna ad aumentare leggermente il divario tra Pd (+0,3%) e M5S (-0,1%).
A cura di Annalisa Cangemi
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L'ultimo sondaggio pubblicato da Termometro politico, realizzato nelle giornate tra il 23 e il 25 aprile, conferma l'avvenuto sorpasso di Forza Italia sulla Lega. Complice anche il risultato della Basilicata, i moderati guadagnano ancora consensi (8,5%) e si lasciano dietro il carroccio (8,4%).

Da quanto è emerso dalle interviste, torna ad aumentare leggermente il divario tra Pd (+0,3%) e M5S (-0,1%) mentre ci sono pochi movimenti con i partiti minori.

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Fratelli d'Italia è ancora primo partito, al 27,6%. Ma il sondaggio non tiene conto della candidatura di Meloni alle elezioni europee in tutte le circoscrizioni, candidatura annunciata oggi dalla premier a Pescara. Il partito di Elly Schlein è il secondo in classifica, al 19,6%, in lieve crescita. Mentre il Movimento Cinque Stelle perde qualcosa, e scende al 16%. La Lista Stati Uniti d'Europa è data al 5,1%, al di sopra della soglia di sbarramento per le europee di giugno. Azione è data al 3,9%, mentre Avs è al 3,5%.

Per quanto riguarda la fiducia nella presidente del Consiglio Giorgia Meloni, questa settimana la leader di Fratelli d’Italia non arriva al 40% dei consensi, fermandosi, nel dato aggregato, al 39,4%. Dall’altra parte, il giudizio negativo su Giorgia Meloni arriva al 60,2% complessivo, con un 48,9% che non ha la minima fiducia nella premier.

Cosa pensano gli italiani del 25 aprile

Per il 27% degli italiani intervistati la festa della Liberazione va celebrata perché tanti in Italia sono ancora profondamente fascisti e bisogna prevenire l’emergere di un nuovo fascismo. Per un 24,7% il 25 aprile ha ancora valore ma dovrebbe simboleggiare la lotta contro ogni autoritarismo, e ogni violazione delle libertà collettive e individuali. Dall’altra parte, c’è un 27,8% che ritiene che la Liberazione sia stata strumentalizzata e che rappresenta solo una parte degli italiani, e non gli ideali di libertà di tutti. Poi, una risposta minoritaria vede nel 25 aprile la celebrazione della sconfitta dell’Italia e dell'occupazione da parte degli angloamericani (9,2%).

Legato al significato del 25 aprile oggi, c'è la questione del monologo di Antonio Scurati censurato dalla RAI. Qui si vede una forte polarizzazione. Per un 43,7% si è trattata dell’ennesima dimostrazione dell'occupazione della RAI da parte di una maggioranza che non crede nei valori dell’antifascismo e della democrazia. Dall'altra parte, invece, per un 28,7% la RAI ha fatto bene in quanto sarebbe stato l’ennesimo caso di propaganda esplicita in una RAI da sempre megafono della sinistra. Nel mezzo, un 11,6% ritiene che la RAI abbia commesso un errore ma che la censura sia legato ai passaggi sulla Meloni piuttosto che al richiamo all’antifascismo. Infine, un 10% crede che, al di là del fatto che si condivida o meno la posizione della RAI, la rete pubblica avrebbe comunque pieno diritto di decidere cosa trasmettere.

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