Sondaggi, per il Quirinale gli italiani vedono un bis di Mattarella: favorito su Draghi e Cartabia
Chi sarà il prossimo presidente della Repubblica? Con l’apertura del semestre bianco è questa la domanda che si pone Termometro politico realizzando un sondaggio sul futuro capo dello Stato. Il dibattito sul successore di Sergio Mattarella al Colle prende in considerazione anche lo stesso Mattarella, che secondo molti italiani potrebbe essere eletto per un bis. In particolare il 17,7% del campione indica come ipotesi più probabile un bis di Mattarella, mentre per il 16,1% il favorito è Mario Draghi. Altra possibilità è quella di una donna al Quirinale, con in pole – secondo l’11,8% – la ministra della Giustizia, Marta Cartabia. Secondo gli intervistati, comunque, l’idea più plausibile è che alla fine venga eletto qualcuno che non è attualmente dato tra i nomi papabili: indicazione fornita dal 35,8% del campione.
Sondaggi, chi comanda davvero nel governo
Gli italiani sembrano convinti che l’avventura di Mario Draghi a Palazzo Chigi possa comunque continuare. Anche perché si dicono certi che sia proprio lui a comandare veramente nel governo: le decisioni finali vengono prese in autonomia dal presidente del Consiglio secondo il 68,4% degli intervistati. Molta più bassa la percentuale di chi pensa che nell’esecutivo abbia più peso l’una o l’altra forza politica: il 13,4% crede che l’influenza maggiore venga esercitata dalla Lega e dal centrodestra, mentre il 12,4% indica come maggiormente protagonisti il Pd e il centrosinistra. Solamente il 2% indica il Movimento 5 Stelle.
Le intenzioni di voto: Fdi prima nei sondaggi
Per quanto riguarda le intenzioni di voto, nell’ultimo sondaggio aumentano i consensi per tutti i partiti di centrodestra. In testa c’è Fratelli d’Italia, con il 20,9% (+0,1%), seguito dalla Lega al 20,6% (+0,2%). Il Pd perde tre punti decimali e si ferma al 19,5%, restando comunque nettamente davanti al Movimento 5 Stelle, fermo al 16%. Cresce anche Forza Italia: +0,3% e nuovo dato al 6,5%. Stabile Italia Viva al 2,9%, mentre fanno un registrare un calo sia l’area afferente a Leu (-0,3%) che Azione (-0,2%): entrambi si attestano al 2,8%. Chiudono +Europa (1,7% e dato in crescita dello 0,2%) e i Verdi (1,4%, con un calo dello 0,1%).