Sondaggi, in calo il consenso di Conte: raggiunto da Zaia come leader più apprezzato
La seconda ondata dell’emergenza Coronavirus influisce anche sui consensi del governo e del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. A mostrarlo è il sondaggio Atlante politico, realizzato da Demos per Repubblica, secondo cui il consenso per il governo resta elevato (55%), ma in costante calo: due punti in meno rispetto allo scorso mese, cinque in meno rispetto a giugno e addirittura 16 in meno rispetto a marzo. Altro aspetto segnalato è quello della preoccupazione degli italiani per il Coronavirus: ben il 50% si dice molto preoccupato (un dato più alto di quello di aprile) e in totale l’87% si dice molto o abbastanza preoccupato.
La fiducia nei leader: Conte raggiunto da Zaia
Il sondaggio analizza poi la fiducia nei leader politici. In testa c’è ancora Conte, che è però in calo (ben 16 punti in meno di marzo) e si attesta al 58%. Venendo raggiunto da Luca Zaia: per il presidente della Regione Veneto 4 punti percentuali in più rispetto ad agosto. Poi troviamo l’ex presidente della Bce, Mario Draghi, al 54%, il ministro della Salute, Roberto Speranza, al 42%, a pari merito con la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. A seguire, ancora: il commissario europeo Paolo Gentiloni (40%), il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini (39%), il leader della Lega Matteo Salvini (38%), il ministro della Cultura Dario Franceschini (37%), Emma Bonino (37%) e Silvio Berlusconi (36%).
In netto calo (dal 43% al 36%) c’è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Più indietro ancora il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, appaiati al 32%. Andando avanti troviamo il leader di Azione, Carlo Calenda, al 28%, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al 26%, e alle ultime posizioni Alessandro Di Battista (20%), Matteo Renzi (19%), Vito Crimi (18%) e il fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo (15%).
Sondaggi elettorali, il Pd si riavvicina alla Lega
Qualche variazione rispetto ad agosto si segnala anche nelle intenzioni di voto. La Lega resta in testa con il 23%, ma perde un punto e mezzo in due mesi. Si riavvicina il Pd, che guadagna quasi un punto e raggiunge il 21,5%. In crescita anche Fratelli d’Italia, che con il 16,2% scavalca il Movimento 5 Stelle, in calo al 15,7%. Forza Italia si attesta al 7,3%, Leu-La Sinistra al 3,3%, Italia Viva al 2,6%, Azione al 2,4% e infine +Europa al 2,3%.