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Sondaggi, M5S sorpassa PD: se si andasse al ballottaggio stravincerebbe elezioni

Il sondaggio condotto da Demos per l’Atlante Politico di Repubblica diffonde un dato molto importante: il grande aumento di consensi del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo. E stando ai dati, Luigi Di Maio supera Matteo Renzi in popolarità. Gli italiani hanno comunque fiducia nei confronti del suo governo.
A cura di Biagio Chiariello
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Il Movimento 5 Stelle sorpassa il Pd per la prima volta. E’ un dato sicuramente molto interessante quello diffuso dall’ultimo sondaggio condotto da Demos per l’Atlante Politico di Repubblica. Se ci fossero le elezioni politiche ora i grillini arriverebbero a più del 32%, ovvero 5 punti percentuali in più rispetto all’ultima rilevazione di aprile. Il Pd invece si ferma a 30 punti percentuali, stabile, quindi, ma sotto ai pentastellati. Seguono le destre: la Lega e Forza Italia sono al 12% circa. Ciò vuol dire che anche se si coalizzassero, "costretti" dalle regole dell'Italicum, avrebbero poche possibilità di arrivare al ballottaggio. “Si spiegano anche – soprattutto – così le crescenti perplessità, nella maggioranza, verso l’Italicum, la legge elettorale approvata da questo governo. Che entra in vigore proprio oggi. Riproduce, per molti versi, il dispositivo adottato per l’elezione dei sindaci. Con effetti sicuramente poco gradevoli e graditi per il Pd. E il suo leader” analizza Ilvo Diamanti su Repubblica. Tutti gli altri partiti sono al 5%.

Stando sempre alle cifre di Demos, emergono altri due elementi importanti: con l’Italicum il Movimento 5 Stelle vincerebbe il ballottaggio con 10 punti di vantaggio (54,7 a 45,3) e potrebbero così governare. Come detto, nel confronto con i Forza-leghisti non ci sarebbe storia. Quasi 20 punti di distacco. Altro dato importante è quello riguardante la Nella popolarità tra i leader politici: Beppe Grillo aggancia Matteo Renzi, mentre Luigi Di Maio lo supera. E De Magistris, rieletto sindaco di Napoli senza problemi, lo affianca. Tuttavia, nonostante il mezzo flop delle amministrative, la fiducia personale verso il premier, negli ultimi mesi, resta stabile. Intorno al 40%. E il consenso nei confronti del suo governo cresce di qualche punto. Fino al 42%.

Questa l’analisi di Diamanti riguardo ai risultati del sondaggio:

Quando il M5S si proponeva come un'opposizione, ma non come un'alternativa. Appariva, cioè, un collettore e un contenitore del risentimento. Ma senza speranza. Senza possibilità di governare. Perché non veniva votato per questa ragione. Dopo le elezioni amministrative di giugno, però, le opinioni degli elettori, al proposito, sembrano cambiate. Oggi, infatti, quasi due elettori su tre considerano il M5S in grado di governare le città dove si è affermato. Mentre la maggioranza non lo ritiene ancora una forza di governo a livello nazionale. Tuttavia gli orientamenti stanno cambiando, anche sotto questo profilo. Visto che oltre 4 elettori su 10 pensano che il M5S sarebbe in grado di governare il Paese. Ancora una minoranza. Ma larga. Cresciuta di oltre 10 punti negli ultimi mesi.

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