Sondaggi, il 93% degli italiani chiede una legge sull’eutanasia. Il 73% è a favore dell’aborto
Gli italiani chiedono maggiore libertà di ricerca e autodeterminazione. È questo in sintesi il risultato di un'indagine commissionata da Associazione Luca Coscioni a SWG, in vista del Congresso Nazionale che quest'anno si svolgerà a Bari, dal 3 al 6 ottobre, un evento intitolato ‘Le libertà in Fiera'. L'istituto ha interpellato un campione di 1000 soggetti su questioni dibattute come fine vita, aborto, fecondazione assistita, cannabis, droghe e disabilità, temi che saranno affrontati al Congresso dell'Associazione Luca Coscioni.
"Gli italiani si dimostrano ancora una volta più avanti dei capipartito e chiedono riforme di libertà per potere decidere sulla propria vita e sulla propria morte", ha spiegato Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni. "Dopo la grande stagione dei diritti civili degli anni Settanta, che portò all'Italia la legalizzazione del divorzio e dell'aborto, come Associazione Luca Coscioni abbiamo rimesso le libertà nell'agenda politica", ha affermato Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni. "Con la sentenza della Consulta sul processo Cappato abbiamo fatto un altro passo avanti verso il diritto a vivere liberi fino alla fine".
Testamento biologico e fine vita
Il testamento biologico è conosciuto dall'83% degli intervistati, ma ancora oggi il 71% ignora le procedure per il rilascio delle Disposizioni anticipate di Trattamento. Per l'84% la causa di questa difficoltà è causata dalla scarsa informazione resa disponibile da parte delle istituzioni. La metà degli intervistati denuncia l'assenza di un'adeguata tutela e disciplina giuridica relativamente al fine vita. Aumentano i favorevoli a una legge che regolamenti l'eutanasia, anche come conseguenza della storica sentenza della Corte Costituzionale sul caso Cappato/Dj Fabo, che di fatto apre al suicidio assistito, passando la palla al Parlamento, perché produca finalmente una legge. Il Congresso di Bari rilancerà le azioni di disobbedienza civile per ampliare le possibilità di scelte al fine della vita e chiederà la calendarizzazione della proposta di legge d'iniziativa popolare per la legalizzazione dell'eutanasia presentata alla Camera a settembre 2013.
Il 56% degli italiani è assolutamente a favore di una legge, con un ulteriore 37%, a sostegno di una regolamentazione dell'accesso a determinate condizioni fisiche e di salute. A chiedere l'eutanasia legale è quindi il 93% dei cittadini, un dato mai registrato prima d'ora.
Aborto
Il 73% dei cittadini italiani si dichiara favorevole all'aborto. Di questi, il 50% ritiene che sia necessario migliorare l'accesso all'Interruzione volontaria di gravidanza farmacologica (IVG) permettendo il regime ambulatoriale, il trattamento a casa ed eliminando la raccomandazione del ricovero. Il 58% sostiene che la legge 194 attualmente in vigore dal 1978 sia stata una buona legge che va però cambiata, garantendo alle donne – secondo il 70% degli intervistati – percorsi di accesso alla IVG maggiormente facilitati.
Cannabis e droghe
Il 53% dei cittadini è a favore della regolamentazione della cannabis, per il 61% l'ideale sarebbe reinvestire le maggiori entrate per lo Stato in fini sociali o in regioni depresse economicamente. Due cittadini su tre (il 68 %) sono favorevoli a maggiori studi e ricerche sull'uso di droghe a fini terapeutici.
Disabilità
Per l'80% degli italiani le barriere architettoniche sono una vera emergenza sociale.
Fecondazione assistita
È forte l'esigenza di regolamentazione della procreazione medicalmente assistita. L'82% vorrebbe norme per tutte le forme di procreazione assistita. Nello specifico l'85% è favorevole alla diagnosi preimpianto per le malattie genetiche, il 64% alla fecondazione col seme di un donatore esterno alla coppia. Mentre il 57% è a favore della fecondazione assistita per le donne single. Il 42% alla fecondazione assistita per le coppie omosessuali.
Ricerca scientifica
Tra le varie restrizioni in Italia non è consentito l'utilizzo di embrioni (non idonei alla gravidanza) ai fini di ricerca, gli embrioni utilizzati che vengono acquistati dall'estero. Il 65% degli italiani eliminerebbe questo divieto chiedendo di destinare alla ricerca scientifica gli embrioni non utilizzati invece di lasciarli congelati indefinitamente.
Organismo Geneticamente Modificati
Il 90% degli italiani conosce gli OGM ma la conoscenza risulta vaga e poco approfondita. Le nuove tecniche di editing del genoma non sono conosciute.