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Sondaggi, gli italiani vogliono rimanere nell’Euro: a 3 su 4 la moneta unica piace

Il 75% degli italiani è convinto di voler restare nell’Euro e il 65% ritiene inutile un referendum sull’uscita dalla moneta unica. A essere favorevoli all’Euro sono soprattutto gli elettori di Pd e Fi, ma anche per quelli di M5s e Lega la preferenza è la permanenza nella moneta unica. Per quanto riguarda le intenzioni di voto continua il testa a testa tra M5s e Lega.
A cura di Stefano Rizzuti
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Gli italiani non vogliono uscire dall’Euro e non vogliono neanche un referendum sulla moneta unica europea. Allo stesso tempo credono che la responsabilità delle difficoltà economiche del nostro Paese non derivi dall’azione di altri paesi come la Germania ma comunque ritengono inopportuno che la politica italiana venga influenzata da uno strumento come lo spread. Questo è il resoconto del sondaggio realizzato da Quorum per Sky Tg24 e incentrato soprattutto sulla questione della moneta unica. Il 65,6% degli intervistati sostiene di non volere un referendum sull’Euro, mentre favorevole si dice il 34,4% del campione. Ancora meno dubbi sulla volontà degli italiani in caso di possibilità di uscita dall’Euro: il 74,1% vuole restare nella moneta unica, mentre il 22,5% sarebbe favorevole all’uscita. Non si esprime il restante 3,4%.

Nel sondaggio realizzato da Quorum si considera anche cosa pensano gli elettori dei singoli partiti. Sono favorevoli alla permanenza nell’Euro soprattutto coloro che votano Pd (94%) e Forza Italia, meno propensi gli elettori di M5s (68%) e Lega (63%). Al contrario, quindi, coloro che vorrebbero uscire sono gli elettori leghisti e pentastellati. Andando invece a valutare i titoli di studio e l’occupazione, vogliono restare nell’Euro soprattutto i laureati (83%), mentre per i disoccupati la voglia di uscire è decisamente maggiore (34%).

Agli intervistati si chiede anche cosa farebbero in caso di uscita imminente dall’Euro: il 46,2% di loro toglierebbe i suoi risparmi dalla banca, mentre il restante 53,8% non lo farebbe. Per quanto riguarda la situazione economica italiana, secondo gli intervistati la responsabilità maggiore è dell’Italia (74%) e non della Germania (26%). Andando a valutare cosa pensano i singoli elettorati, anche tra M5s e Lega prevale l’idea che la colpa sia dell’Italia ma con percentuali nettamente minori: il 45% degli elettori del Carroccio, per esempio, dà la colpa a Berlino dei problemi italiani.

Solo il 28% degli intervistati ritiene giusto che lo spread influenzi le politiche italiane, tra i più favorevoli gli elettori del Pd (45,7%). Molto meno favorevoli quelli di M5s (25,4%) e Lega (18,2%). Tendenzialmente sono più d’accordo sull’influenza forte dello spread gli studenti, mentre sono più contrari gli over 55 e le casalinghe.

Le intenzioni di voto

Per quanto riguarda le intenzioni di voto continua il testa a testa tra MoVimento 5 Stelle e Lega, con i pentastellati di poco avanti (28,1% contro il 27,7% del Carroccio). Il Pd torna invece sopra quota 19%, anche se di poco. Forza Italia rimane al di sotto della soglia del 10%, mentre le altre liste di sinistra raccolgono insieme il 4,1%. Per Fratelli d’Italia invece il dato evidenzia un 4% non distante al risultato ottenuto alle scorse elezioni politiche.

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