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Speciale Elezioni europee 2019

Sondaggi europee, terza proiezione del Parlamento: Lega in testa con 32,2%. Pd raggiunge M5S

A due mesi dalle elezioni che si terranno il prossimo 26 maggio, il Parlamento ha pubblicato oggi la terza serie di proiezioni sulla composizione del prossimo Parlamento europeo: Lega primo partito con il 32,2%; il M5S si attesterebbe al 20,9%; mentre il Pd arriverebbe a quota 20,6%. Superano la soglia di sbarramento anche Forza Italia e Fratelli d’Italia.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il Parlamento ha pubblicato oggi la terza serie di proiezioni sulla composizione del prossimo Parlamento europeo in vista delle elezioni europee. I dati si basano su una raccolta di sondaggi, condotti dai principali istituti nazionali negli Stati membri e aggregati da Kantar Public per conto del Parlamento. Secondo queste rilevazioni la Lega è ancora saldamente il primo partito. Mentre il Partito democratico raggiunge il Movimento 5 Stelle.

Secondo le proiezioni la Lega è quindi in testa con il 32,2%, e porterebbe a Strasburgo 27 deputati; il M5S si attesterebbe al 20,9% con 18 seggi; mentre il Pd arriverebbe a quota 20,6% sempre con 18 parlamentari. Forza Italia è data al 9,5% con 8 seggi, e Fratelli d'Italia al 4,5% con 4 seggi, entrambe superando lo sbarramento necessario per entrare in Parlamento europeo. Non varcherebbero invece l'ingresso: +Europa, al 3% (ma non viene considerata l'eventuale alleanza con la lista Pizzarotti), Potere al popolo con l'1,9% e Articolo 1- Mdp con 1,5%.

La geografia del prossimo Parlamento dunque non dovrebbe cambiare in modo clamoroso rispetto alla composizione attuale dell'Eurocamera: Popolari, Socialisti e liberali dell'Alde, la stessa maggioranza che quattro anni fa elesse l'attuale Commissione e i vertici delle istituzioni Ue, restano maggioranza. In confronto al 2015 si conferma l'avanzata dell'estrema destra sovranista di Enl, soprattutto grazie ai seggi attribuiti alla Lega, e il calo degli euroscettici di Efdd – che comprende il M5S – per l'uscita della componente britannica dell'Ukip. Il Ppe otterrebbe 188 seggi su 705, l'S&D (Gruppo dell'Alleanza progressista dei Socialisti e Democratici) 142, Efdd 30 seggi, Enf 61, i Verdi 51, Alde 72.

Complessivamente le tre forze tradizionali europeiste (Ppe, S&D e ALde) avrebbero quindi il 57% dei seggi, mentre i gruppi euroscettici di destra e estrema destra (Ecr, Enl e Efdd) otterrebbero il 20,5%. Rispetto al 2015, tra gli euroscettici, anche il gruppo dei Conservatori e riformisti europei (Ecr) – che ha al suo interno Fratelli d'Italia – cresce di 7 seggi (da 46 a 53). L'estrema destra di Europa delle Nazioni e delle Libertà (Enl) – a cui appartiene la Lega – avrebbe 2 deputati in più (da 59 a 61). In calo invece il gruppo Europa della libertà e della democrazia diretta (Efdd) subisce un calo di 9 seggi (da 39 a 30).

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