Sondaggi elezioni europee, in calo Lega e M5s: il Pd torna davanti ai 5 Stelle
La tabella di marcia in vista delle elezioni europee 2019 continua per i partiti di governo e i sondaggi mostrano un cedimento di entrambe le forze di maggioranza, Lega e Movimento 5 Stelle, evento registrato molto raramente negli ultimi mesi. In particolare, a perdere più consensi è la Lega. Ma anche il Movimento 5 Stelle cala nelle rilevazioni e viene superato nuovamente dal Pd: i dem, invece, sono coloro i quali guadagnano più voti, tornando così al secondo posto. Il sondaggio realizzato da Swg per La7 evidenzia le novità riguardanti soprattutto i primi partiti. Minori gli scossoni dietro a quelle che sembrano poter essere le prime tre liste alle prossime europee.
La Lega perde l’1,1% e si attesta così al 31,8%. Rimanendo, comunque, ben al di sopra di tutti gli altri partiti, con un vantaggio di quasi dieci punti percentuali. A inseguire ora non c’è più il M5s ma il Pd, che dopo due settimane torna davanti ai pentastellati. I dem guadagnano l’1,3% e sono ora al 22,1%. Di un soffio davanti proprio ai Cinque Stelle che perdono lo 0,2%, passando così al 22%, subito dietro al partito guidato da Nicola Zingaretti. Gli scontri tra gli alleati di governo degli ultimi giorni, quindi, non sembrano pagare. Altra novità sottolineata dal Tg La7 riguarda il dato delle due forze di governo: insieme sono poco al di sotto del 54%, una cifra così bassa (ma comunque alta a livello assoluto per il consenso di un esecutivo) non si registrava dall’insediamento a Palazzo Chigi di Giuseppe Conte e dei suoi ministri.
Restano nettamente dietro tutte le altre forze politiche, a partire da Forza Italia che in una settimana passa dal 9% all’8,9%. In leggera crescita, invece, troviamo Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni rimane stabilmente sopra la soglia di sbarramento del 4%, salendo dal 4,6% al 4,9%. Passando a sinistra, la lista di +Europa con Italia in Comune è data in leggera crescita, migliorando dal 2,9% al 3,1%. Sale anche la Sinistra (Si e Rifondazione) dal 2,3% al 2,9%. Infine, in difficoltà sembra essere Potere al Popolo: dall’1,3% di sette giorni fa arriva all’1,1% di oggi.