Sondaggi elettorali, unica maggioranza possibile sono larghissime intese. Bonino supera il 3%
Quando mancano ormai poco più di due settimane alle elezioni del 4 marzo, oggi tutti i più grossi quotidiani italiani pubblicano gli ultimi sondaggi prima dei 15 giorni in cui non possono essere rese note rilevazioni riguardanti le intenzioni di voto. Nessuna importante novità rispetto ai sondaggi degli ultimi giorni, ma due apparenti certezze: da una parte l’impossibilità di formare una qualsiasi coalizione di governo, neanche in caso di larghe intese (se non allargate anche a Liberi e Uguali) e dall’altra la continua ascesa di +Europa con Emma Bonino che viene data da tutti sopra la soglia di sbarramento del 3%.
Ipsos: unica maggioranza è intesa extralarge
La rilevazione effettuata da Ipsos per il Corriere della Sera mostra che la coalizione saldamente in testa è quella del centrodestra che alla Camera raccoglierebbe 283 seggi: Forza Italia 129, la Lega 101, FdI 39 e NcI-Udc 14. Cifra ben distante dalla maggioranza. Nettamente dietro il centrosinistra con 158 seggi (136 il Pd, 18 +Europa e 4 per Cp, Insieme e Svp). Il MoVimento 5 Stelle si ferma a 152 seggi, Liberi e Uguali a 24. Nessuna combinazione sembra sufficiente per ottenere la maggioranza tranne un caso – al momento poco prevedibile – di una intesa extralarge formata da centrosinistra, Forza Italia, Noi con l’Italia e LeU.
Il MoVimento 5 Stelle si conferma stabile al 28,6%: nell’ultimo mese quasi nessuna variazione per i consensi dei pentatellati. In calo invece il Pd (22,6%) che perde mezzo punto da gennaio. Sempre nel centrosinistra sale invece di ben due punti percentuali la lista +Europa che arriva al 3,1%. Perde qualcosa anche LeU al 6,1%. In leggero calo anche le forze del centrodestra con Fi al 16,3%, la Lega al 13,2% e FdI al 4,3%.
Piepoli: Macerata e rimborsopoli non muovono i sondaggi
Nel sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli per La Stampa ciò che emerge è che i fatti più rilevanti dell’ultimo periodo – Macerata e rimborsopoli – non influiscono sulle intenzioni di voto degli italiani. Anzi, negli ultimi due mesi nei sondaggi non è cambiato quasi nulla: è da prima di Natale, quando Fi sorpassò la Lega, che non ci sono rilevanti cambiamenti.
Per quanto riguarda le intenzioni di voto alla Camera Fi è il primo partito del centrodestra con il 16%, seguito dalla Lega al 13%, da FdI al 5% e da NcI al 3%. Per un totale del centrodestra al 37%. Dietro c’è la coalizione del centrosinistra al 29,3%, guidata dal Pd al 24,5% e da +Europa che raggiunge la soglia del 3%. Il M5s si ferma al 27%, mentre Liberi e Uguali è al 6,5%.
Demos: crolla il Pd, in crescita +Europa
L’Atlante politico realizzato da Demos per Repubblica evidenzia come il M5s sia nettamente il primo partito con il 27,8% dei voti, seguito dal Pd al 21,9% ma in netto calo, con più di un punto perso da gennaio. Sale invece +Europa con Emma Bonino che raggiunge il 3,5%. Allo stesso modo sono in crescita i partiti del centrodestra: Fi al 16.3%, la Lega al 13,2% e FdI al 4,8%. Scende di quasi un punto LeU, fermandosi al 6,1%. Demos sottolinea anche come il consenso del governo Gentiloni sia in crescita, una rarità per chi è a fine mandato.
Il gradimento dei leader: guidano Gentiloni e Bonino
Nel sondaggio pubblicato da Repubblica viene realizzata anche una rilevazione sul gradimento dei leader politici: nettamente in testa c’è Paolo Gentiloni (48%), seguito da Emma Bonino (42%), Luigi Di Maio (38%), Matteo Salvini (34%), Giorgia Meloni (32%), Matteo Renzi (31%), Silvio Berlusconi (31%), Pietro Grasso (30%), Beppe Grillo (28%) e Beatrice Lorenzin (27%).
Anche Ipsos analizza il gradimento dei leader politici con risultati simili: il più apprezzato è Gentiloni (47%), seguito da Bonino, Di Maio, Salvini, Berlusconi, Meloni, Renzi e Grasso. L’Istituto Piepoli analizza la fiducia nei leader e anche in questo caso il dato non cambia: Gentiloni al 44%, Di Maio al 31%, Renzi al 30, Grasso al 29, Salvini al 26 e Berlusconi al 21.