Sondaggi elettorali, testa a testa tra Draghi e Conte: sono loro i leader più apprezzati
La Lega resta il primo partito, seguita da Movimento 5 Stelle, Pd e Fratelli d’Italia, sempre più vicini tra loro. Mentre il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è il leader che gode del maggior gradimento degli italiani, subito davanti a Giuseppe Conte. Sono questi i dati emersi dal sondaggio effettuato da Demos per la Repubblica. Da una parte le consistenti variazioni nelle intenzioni di voto, con il Pd che non è più secondo partito e il M5s in risalita con la promessa della guida affidata a Giuseppe Conte. Dall’altra il gradimento dei leader, che vede un dato molto alto anche per Roberto Speranza e Paolo Gentiloni. E infine il parere degli italiani su quello che sta avvenendo all’interno del Pd: sono questi i temi affrontati nella rilevazione.
Sondaggi: Lega prima, inseguono M5s, Pd e Fdi
La Lega è sempre il primo partito con il 22,3% dei voti, seguita ora dal Movimento 5 Stelle a guida Conte, con il 18,8%. Terzo posto per il Pd, che scende al 17,2% e viene quasi raggiunto da Fratelli d’Italia, ora al 17%. Più indietro Forza Italia (8,3%), e Leu-La Sinistra (4,5%). Non va oltre il 2,3% Azione, con Italia Viva che si ferma al 2,1%. Chiude +Europa al 2%. Altro dato emerso dal sondaggio è il gradimento nel governo Draghi: esprime un voto almeno uguale a 6 il 64% degli elettori.
Il gradimento dei leader nei sondaggi
Per quanto riguarda la fiducia nei leader, in testa c’è il presidente del Consiglio, Mario Draghi, al 69%. Subito dietro, al 67%, troviamo l’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Terzo posto per il ministro della Salute, Roberto Speranza, il cui operato viene apprezzato dal 49% degli elettori. Al 46% il commissario europeo Paolo Gentiloni, seguito dalla leader di Fdi, Giorgia Meloni, al 45%, a pari merito con l’ormai ex segretario del Pd Nicola Zingaretti.
Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, si attesta al 42%, lo stesso dato del neo-segretario dem Enrico Letta. Al 40% Stefano Bonaccini e Silvio Berlusconi, mentre al 39% troviamo il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Molto più staccati tutti gli altri, a partire dal leader di Azione, Carlo Calenda, al 27%. Al 26% troviamo l’ex M5s Alessandro Di Battista, insieme alla deputata del Pd Debora Serracchiani. Al 21% il garante del M5s Beppe Grillo, chiude la classifica – con il 17% di gradimento – il leader di Italia Viva Matteo Renzi.
Le dimissioni di Zingaretti e la situazione nel Pd
Agli elettori si chiede cosa pensano delle dimissioni di Nicola Zingaretti da segretario del Pd. Secondo il 16% degli intervistati “è un buon leader e doveva rimanere”, mentre per il 45% “è un buon leader, ma ha fatto bene a dimettersi visti gli attacchi ricevuti”. Il 12% ritiene che sia un “cattivo leader ma in questo momento doveva rimanere” e, infine, per il 18% “è un cattivo leader e doveva dimettersi”. Gli intervistati sono divisi tra chi sperava che Zingaretti restasse segretario e chi voleva l’elezione del nuovo segretario in assemblea, come poi avvenuto con il voto su Enrico Letta.