Sondaggi elettorali: Lega prima al 31,5%, il Pd al 18,2% riduce il vantaggio sul M5s
Il 38 percento degli italiani esprime un giudizio positivo sul governo (+1 percento rispetto a fine novembre), mentre il 48 percento ne dà una valutazione negativa (in flessione di 4 punti); alla luce di questi cambiamenti l’indice di gradimento sale da 42 a 44. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio Ipsos pubblicato sul Corriere della Sera. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte risulta più apprezzato dell’esecutivo, ottenendo il 41 percento di giudizi positivi (contro il 46 dei negativi). A distanza di tre settimane dalla precedente rilevazione, gli orientamenti di voto fanno segnare una discreta stabilità: a confermarsi in testa è la Lega di Matteo Salvini, con il 31,5 percento (-0,4 percento), seguita dal Pd (18,2 percento) che riduce il vantaggio sul M5S che è in crescita (17,7 percento, in crescita di 1,1 percento). Al quarto posto Fratelli d'Italia con il 10,3 percento precede Forza Italia al 7,4 percento e Italia Viva al 5,3 percento.
Dal sondaggio emerge che rispetto al voto delle elezioni Europee la Lega è il partito che fa registrare il livello di fedeltà più elevato (82,7 percento), cedendo il 6,5 percento a FdI, ma ha ridotto la propria capacità di attrarre nuovi elettori, infatti l’84,5 percento dei votanti attuali è lo stesso delle Europee. Il Pd al confronto ha un tasso di fedeltà inferiore (60,5 percento), a causa soprattutto del flusso in uscita verso Italia viva (12 percento), ma una capacità di attrazione superiore: circa il 30 percento di chi oggi voterebbe per il Pd non lo aveva votato l’ultima volta. Il Movimento 5 stelle, dopo il forte calo alle Europee, fa segnare una fedeltà elevata (73,9 percento), perdendo elettori soprattutto a vantaggio del centrodestra, in particolare verso la Lega (5,5 percento) e FdI (2,5 percento). Al tempo stesso ha attratto il 29 percento dell’elettorato attuale dall’astensione, elettori presumibilmente delusi dalla precedente alleanza con la Lega. Fratelli d’Italia cresce grazie a una buona fedeltà del proprio elettorato (70,7 percento) e grazie alla più elevata capacità di attrazione di nuovi elettori. Da ultimo Forza Italia, il cui elettorato delle Europee è fedele per il 70,6 percento, facendo registrare flussi in uscita verso FdI (7,8 percento) e Lega (5,8 percento), e anche verso Italia viva (4,2 percento).
In sintesi, il centrodestra si colloca di poco al di sotto del 50 percento delle intenzioni di voto, ma evidenzia una discreta concorrenza tra le tre forze che lo compongono. Il Pd non riesce a compensare il calo derivante dall’uscita dei renziani e il M5S registra un ulteriore processo di ricambio del proprio elettorato che gli consente di mantenersi sui livelli delle europee. Anche questo mese significativo il dato costituto dalla crescita dell’area rappresentata da astensionisti e indecisi, che raggiunge 42,3 percento.