Sondaggi elettorali: la Lega sfonda il muro del 25% e si avvicina al M5s, crolla Fi
Continua a crescere la Lega, mentre il Movimento 5 Stelle risente delle ultime scelte dopo le elezioni del 4 marzo. Questo è il quadro che emerge dagli ultimi sondaggi, dai quali si può inoltre notare che il Pd rimane stabile rispetto al voto delle politiche, mentre continua il crollo di Forza Italia. Gli elettori italiani intervistati giudicano inoltre positivamente l’accordo di governo tra M5s e Lega, apprezzando il passo indietro di Silvio Berlusconi per far nascere l’esecutivo su cui le due forze politiche stanno ancora trattando.
Il sondaggio realizzato da Swg per La7 si occupa soprattutto delle intenzioni di voto degli intervistati. Il MoVimento 5 Stelle risulta essere saldamente il primo partito con il 32,1% dei consensi, ma seguito dalla Lega che continua a crescere esponenzialmente, attestandosi al 25,5%. Più indietro il Pd che conferma il risultato delle politiche al 19%. Crolla invece Forza Italia, al 9,8%. Nettamente più indietro Fratelli d’Italia al 3,8%, Liberi e Uguali al 2,8%, +Europa all’1,8% e Potere al Popolo all’1,6%.
Swg chiede agli intervistati anche cosa pensano dello scenario politico: se preferiscono un governo tra M5s e Lega o un governo del presidente. Il 45% ritiene positivo l’eventuale accordo tra M5s e Carroccio, mentre il 26% preferisce il governo del presidente. Non si esprime il 29% del campione.
Un altro sondaggio realizzato da Emg Acqua per Cartabianca, la trasmissione Rai, analizza altre questioni. Si chiede agli elettori se ritengono che abbia fatta bene Berlusconi con il suo passo indietro per far nascere il governo. Risponde di sì il 68,8% degli intervistati, contro un 12,5% di no. Sul possibile governo tra Lega e M5s ha un giudizio totalmente positivo il 38,3% del campione, negativo il 46,8%.
La revisione del Jobs Act e la riduzione della pressione fiscale (con la flat tax) sono i provvedimenti che un governo dovrebbe fare con priorità, secondo gli elettori. A seguire la modifica della legge Fornero, una maggiore regolamentazione dei flussi dell’immigrazione e solo in fondo il reddito di cittadinanza. Infine, solo il 27% degli intervistati crede che un eventuale governo tra M5s e Lega possa durare cinque anni, ovvero per tutta la durata della legislatura.