Sondaggi elettorali, la Lega sempre più primo partito: cresce il divario con il M5s
Anche a ridosso del Natale, i sondaggi non cambiano. La delicata fase politica dettata dall’approvazione della legge di Bilancio e le dure proteste dell’opposizione dopo la trattativa con Bruxelles, sembrano comunque non cambiare gli equilibri in campo. Così la Lega si conferma saldamente primo partito nelle intenzioni di voto degli italiani. Seguita, ormai a distanza ragguardevole, dal Movimento 5 Stelle. Nettamente più indietro tutti gli altri, a partire dal Pd che non riesce a guadagnare voti e a tornare neanche ai già deludenti livelli del 4 marzo. Sostanzialmente stabili Forza Italia, Fratelli d’Italia e Liberi e Uguali.
Un sondaggio realizzato da Demos&Pi e Demetra per la Repubblica mette in evidenza il primato della Lega che arriva al 32,2% dei voti. Quasi sette punti più dietro troviamo il Movimento 5 Stelle, in continuo calo, al 25,7%, su valori ben distanti da quelli del 4 marzo. Il Partito Democratico non va oltre il 17,5%, mentre Forza Italia torna sopra il 9%, con esattezza al 9,1%. Fratelli d’Italia si attesta al 3,6%, mentre Liberi e Uguali è l’ultimo partito a superare la soglia di sbarramento del 3%, fermandosi proprio su questa cifra. Più indietro +Europa, al 2,5%, e Potere al popolo, al 2%.
Un altro sondaggio realizzato da Demopolis per Otto e Mezzo, trasmissione di La7, conferma in parte queste tendenze. La differenza tra Lega e M5s, però, in questo caso si riduce. Il Carroccio è comunque saldamente il primo partito con il 31,8% dei voti, mentre i pentastellati si fermano 4 punti più giù, con un 27,5% comunque distante dai valori delle elezioni politiche. Peggio va al Pd che si ferma solamente al 16,5%. Forza Italia è all’8,8%, mentre Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni non supera il 3,2%. Nella rilevazione di Demopolis tutti gli altri partiti – Leu, Pap e +Europa – non riescono a superare la soglia di sbarramento prevista dall’attuale sistema elettorale al 3%. Gli indecisi sono il 19% degli intervistati, mentre l’affluenza stimata, ad oggi, sarebbe del 66%, in calo deciso rispetto a marzo.