Sondaggi elettorali, la Lega rimane il primo partito: oltre 10 punti di vantaggio sul M5s
La prova delle urne è arrivata prima in Abruzzo e poi in Sardegna. In due settimane le forze politiche hanno potuto verificare sul campo il loro valore, soprattutto per quanto riguarda i due partiti di governo. Con alterne fortune: le urne hanno sorriso alla Lega, ma hanno visto anche il tracollo del Movimento 5 Stelle. Sia in Abruzzo che, in maniera ancora più netta, in Sardegna. Ma in entrambi i casi si è trattato di elezioni regionali, con caratteristiche peculiari e diverse dal dato nazionale. A testare i cambiamenti dell’elettorato a livello nazionale è invece l’ultimo sondaggio realizzato da Swg per il Tg La7, trasmesso durante l’edizione delle 20 di lunedì 25 febbraio. L’ultima settimana, in cui a farla da protagonista è stato proprio il voto in Sardegna, non ha visto importanti spostamenti dell’elettorato.
La Lega rimane saldamente il primo partito, pur perdendo lo 0,3% negli ultimi setti giorni. Il Carroccio, guidato dal vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, scende quindi al 33,2%. Oltre dieci punti di vantaggio, comunque, sul secondo partito. Proprio l’alleato di governo del Movimento 5 Stelle. Che risulta essere, però, in lieve recupero dopo settimane di costante discesa. I pentastellati guadagnano mezzo punto percentuale attestandosi al 22,6%. Dietro alle due forze di maggioranza c’è il Partito Democratico, che rimane sostanzialmente stabile al 18,5%, lo 0,1% in meno rispetto alla settimana precedente. Ora il divario con i Cinque Stelle è meno evidente, riducendosi in questi ultimi giorni a circa 4 punti percentuali.
Più indietro troviamo Forza Italia, all’8,7%, in leggero calo rispetto al 9% della settimana precedente. Fratelli d’Italia si attesta invece al 4,3%: anche per il partito di Giorgia Meloni un calo dello 0,2%. Per quanto riguarda gli altri partiti del centrosinistra, guadagna qualcosa +Europa, raggiungendo il 3,1%. Supera la soglia di sbarramento anche la formazione di sinistra composta da Si e Mdp che si è presentata alle elezioni politiche del 2018 come Liberi e Uguali: ora è al 3%. Potere al Popolo è al 2,2%, mentre i Verdi si fermano all’1%. Non si esprime, invece, il 30,9% degli intervistati.