Sondaggi elettorali, la Lega continua a perdere voti: Pd si riavvicina, Fdi davanti a M5s
La Lega continua a perdere consensi e il Pd si riavvicina, pur restando ampio il margine tra le prime due forze politiche. Lotta aperta per il terzo posto, con Fratelli d’Italia che resta davanti al Movimento 5 Stelle, secondo la rilevazione Monitor Italia, nonostante la crescita dei pentastellati. Il sondaggio realizzato da Tecnè per l’agenzia Dire, inoltre, prende in considerazione anche la fiducia degli italiani nel governo e la posizione degli elettori nei confronti dell’Ue, con l’idea di un’uscita dall’Unione che sfiora ormai sempre più persone.
Sondaggi, la Lega in calo: si riavvicina il Pd
La Lega mantiene il primato con il 28,5% dei voti, nonostante un calo di mezzo punto percentuale. Il Pd, quindi, si riavvicina rimanendo stabile al 21,8%. Terzo posto per Fratelli d’Italia al 14,5%, con una crescita dello 0,1%. In aumento anche i consensi del Movimento 5 Stelle, che guadagna lo 0,4% e arriva al 14,1%. Meno variazioni più indietro, con Forza Italia al 7%, Italia Viva al 2,9% e la Sinistra al 2,8%. Pochi scossoni anche tra i partiti più piccoli, con i Verdi all’1,8%, Azione all’1,7% e +Europa all’1,5%.
Cresce la fiducia nel governo Conte
Il sondaggio Monitor Italia evidenzia anche la crescita della fiducia degli italiani nel governo Conte bis: il dato ora è al 31,8%, in crescita dello 0,8% rispetto a una settimana fa. Ma cresce anche il tasso di chi afferma di non avere fiducia, con un calo di oltre un punto e un dato al 63,5%. Aumentano, di conseguenza, coloro i quali sono senza un’opinione decisa. Rispetto a marzo la fiducia nel governo è cresciuta di tre punti in un solo mese.
Gli italiani e l’uscita dall’Ue nei sondaggi
Agli elettori si chiede anche se vorrebbero che l’Italia uscisse dall’Ue o restasse all’interno dell’Unione. Oggi resterebbe il 44%, ben il 20% in meno rispetto al 2018, quando voleva restare il 65% degli intervistati. A voler uscire dall’Ue, invece, è il 42% dell’elettorato, mostrando quindi un’Italia divisa sostanzialmente in due tra chi vuole e chi non vuole l’Italexit. Il dato di chi vorrebbe uscire è in netta crescita, rispetto al 26% del 2018. Non sa, invece, il restante 14%.