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Sondaggi elettorali, l’ascesa della Lega: è al 27%, quasi raggiunto il M5s ora sotto il 30%

Un vero e proprio boom della Lega dopo lo scontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla formazione del governo giallo-blu: questo indicano gli ultimi sondaggi, con il Carroccio che ha raggiunto il 27,5% dei consensi, avvicinandosi al M5s, ora al 29,5%. Stabile il Pd al 19,4%.
A cura di Stefano Rizzuti
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I primi sondaggi dopo il caos politico degli ultimi giorni fanno segnare una forte ascesa della Lega, anche a scapito del MoVimento Cinque Stelle, quasi raggiunto dal Carroccio. Dopo il fallimento del tentativo targato M5s-Lega, con la decisione di Giuseppe Conte di rimettere l’incarico in seguito allo scontro con il Quirinale sul nome di Paolo Savona, a guadagnarci di più dal punto di vista elettorale sembra essere il partito guidato da Matteo Salvini. Il sondaggio realizzato da Swg per La7 e pubblicato ieri sera mostra come la Lega sia ora al 27,5% dei consensi, crescendo di ben 3 punti percentuali in una settimana.

Il M5s rimane il primo partito con il 29,5%, scendendo per la prima volta dopo le elezioni del 4 marzo sotto la soglia del 30% e perdendo 1,6 punti percentuali in sette giorni. Inoltre, la Lega ora è a soli due punti, contro i 16 di differenza del voto delle elezioni politiche. Il Pd rimane sostanzialmente stabile al 19,4%, mentre scendono sia Forza Italia (all’8%, era al 9,7% lunedì scorso) e Fratelli d’Italia al 3,8%. Sotto il tetto del 3% troviamo Leu (2,7%), +Europa (2,4%) e Potere al Popolo (1,9%).

Sulla base di questo sondaggio una eventuale alleanza tra Cinque Stelle e Lega otterrebbe il 57% dei consensi, mentre la coalizione di centrodestra – se dovesse tornare unita con Fi, Lega e FdI – raggiungerebbe il 39,3%. A cui sommare i voti di Noi con l’Italia, arrivando così alla soglia del 40%. Tornando invece all’ipotesi di accordo M5s-Lega, durante il tg di La7 è stato spiegato che i due partiti potrebbero ottenere più di 370 deputati eletti alla Camera, una ampia maggioranza.

Swg ha inoltre chiesto al campione di intervistati cosa ne pensassero dell’incarico affidato a Carlo Cottarelli: per il 40% di loro è una scelta giusta, per il 60% sbagliata. Più incertezza, invece, sulla questione di Paolo Savona e sulla decisione di Mattarella di non accettarlo come ministro dell’Economia. Secondo il 35% degli intervistati si tratta di una scelta scorretta e ingiusta, secondo il 26% è stata una scelta corretta e giusta, mentre per il 24% è stata corretta sul piano istituzionale ma il capo dello Stato avrebbe fatto meglio ad accettare considerando la delicata situazione politica. Il 15% degli intervistati non si esprime sulla questione.

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