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Sondaggi elettorali, italiani contrari a governo Draghi di unità nazionale: favorevole solo il 22%

Secondo un sondaggio realizzato da Euromedia Research per Porta a Porta, gli italiani sarebbero contrari alla formazione di un governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi, ipotesi che piace solo al 22,2% degli intervistati. Al contrario, gli elettori vorrebbero che il governo Conte bis arrivasse fino al termine della legislatura.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’ipotesi di un governo di unità nazionale per affrontare l’emergenza Coronavirus sembra non piacere agli italiani. Che, ad oggi, preferiscono che l’attuale esecutivo, quello guidato da Giuseppe Conte, arrivi alla fine della legislatura. Un sondaggio realizzato da Euromedia Research per la trasmissione di Rai 1, Porta a Porta, pone agli intervistati una domanda su un eventuale governo di unità nazionale. Gli elettori preferiscono evitare nel 41,4% dei casi, sostenendo che sia meglio andare avanti con questo governo fino al termine della legislatura. Il 23,4%, invece, preferirebbe tornare subito al voto. Infine, solo il 22,2% degli italiani si dice favorevole al governo di unità nazionale sotto la guida dell’ex presidente della Bce, Mario Draghi. Ipotesi che circola, in queste ore, nel dibattito politico italiano. Per quanto riguarda l’operato dell’attuale governo in seguito all’emergenza Coronavirus, gli intervistati danno un giudizio su ciò che è stato fatto per le imprese e i lavoratori, soprattutto in riferimento al decreto Cura Italia. Parere positivo per il 47,9% del campione, negativo per il 47%: l’elettorato è quindi perfettamente diviso.

Per quanto riguarda le intenzioni di voto, la Lega è in calo, mentre il Pd guadagna consensi. Il Carroccio è al 27,7%, perdendo lo 0,8% rispetto a due settimane fa. In crescita, invece, i dem che con mezzo punto percentuale in più si attestano al 21,5%. Il Movimento 5 Stelle perde lo 0,1% e registra un 14,5%, rimanendo di un punto davanti a Fratelli d’Italia (in ascesa dello 0,6%), ora al 13,5%. Forza Italia si attesta al 6,7% (+0,2%), mentre Italia Viva cala dello 0,3% e si ferma al 3,5%. Più indietro Leu, al 2,1% e in calo dello 0,2%. Azione è al 2,3%, mentre +Europa all’1,8% e i Verdi all’1,3%. Cambiamo, invece, è allo 0,4%. L’area di governo è al 41,6%, in leggero calo dello 0,1%. Mentre il centrodestra si attesta al 48,3%.

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