Sondaggi elettorali, in netto calo la Lega: risale il Pd, torna di nuovo sopra il 20%
La Lega perde voti, il Pd li conquista. E così il gap tra il primo e secondo partito nei sondaggi elettorali si riduce. Mentre tutti gli altri restano distanti, nonostante la leggera ripresa del Movimento 5 Stelle e la ormai continua ascesa di Fratelli d’Italia. La rilevazione effettuata da Swg per il Tg La7 conferma i trend delle ultime settimane, quelle successive al voto in Emilia-Romagna e Calabria. Una tornata elettorale che ha indebolito leggermente la Lega e il Movimento 5 Stelle e che ha rafforzato Pd e Fratelli d’Italia.
Sondaggi: Lega in testa, ma Pd guadagna voti
La Lega perde, nell’ultima settimana, oltre un punto percentuale (-1,1%) e si attesta al 32,2%. Ancora saldamente al comando, ma con il Partito Democratico che continua a guadagnare consensi e, salendo di un punto, arriva al 20,7%. Torna a crescere leggermente il Movimento 5 Stelle, che raggiunge il 14% (+0,1%), pur non riuscendo a tenere lontano Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni, infatti, prosegue la sua ascesa guadagnando 0,6 punti percentuali e attestandosi al 10,8%. Perde ancora consensi, invece, Forza Italia: un calo dello 0,9% in sette giorni e un dato che non va oltre il 5,4%. Così si avvicina al partito di Silvio Berlusconi anche quello di Matteo Renzi: Italia Viva cresce dello 0,1% e arriva al 4,2%. In crescita troviamo anche Azione di Carlo Calenda (+0,2%) al 2,8%: raggiunge la Sinistra che perde lo 0,3% e si ferma alla stessa percentuale di consensi. In leggera crescita troviamo poi i Verdi al 2,1%, +Europa al 2% e Cambiamo di Giovanni Toti all’1,2%.
L’area di governo e il centrodestra nei sondaggi
Sommando i voti dei singoli partiti è possibile capire come va il testa a testa tra il centrodestra (all’opposizione) e l’area di governo. Uno scontro equilibrato, che vede leggermente avanti la coalizione di Salvini, Meloni, Berlusconi e Toti. I quattro, insieme, arriverebbero al 49,6% dei voti. Tenendo a debita distanza l’alleanza formata da Pd, M5s, Iv e Leu, ora poco al di sotto del 42%. Ma a quest’area ipotetica di centrosinistra si potrebbero sommare anche i voti di Azione, Verdi e +Europa, raggiungendo così un dato molto più vicino a quello del centrodestra. Alleanze di questo genere, però, al momento sembrano molto lontane e difficilmente realizzabili.