Sondaggi elettorali: Il PD vola al 30%, il Movimento 5 Stelle sorpassa il PDL
Mentre mancano pochi giorni alle elezioni regionali in Sicilia (delle quali vi stiamo parlando soprattutto in relazione alla grande partecipazione alle iniziative di Grillo e del Movimento 5 Stelle), è interessante anche valutare in che modo variano i flussi di consenso a livello nazionale. Un aiuto in tal senso ci viene dai sondaggi diffusi nell'ultima puntata di Ballarò, a firma come sempre di Nando Pagnoncelli. In particolare, estremamente rilevante appare il dato sulle intenzioni di voto degli italiani per le politiche del 2013.
Il Partito Democratico infatti, risulterebbe il primo partito con ben il 29,8% dei consensi: un dato estremamente significativo, anche se probabilmente influenzato dalla grande attenzione mediatica intorno alle primarie del centrosinistra. E' invece una realtà il sorpasso del Movimento 5 Stelle ai danni del Popolo della Libertà, con i "grillini" galvanizzati dalla cavalcata siciliana che si arrampicano (nuovamente) fino al 17,4%. Fermo al 17% un Popolo della Libertà in fase di "riassetto" (leggasi scioglimento e ricomposizione del campo, con annessa riesumazione di Forza Italia), mentre i centristi di Casini si confermano al 6,2%. Tengono sostanzialmente anche l'Italia dei Valori (5,9%) e Sinistra e Libertà (5,2%) che non riesce a sfruttare l'effetto traino della candidatura di Nichi Vendola alle primarie del centrosinistra. Ancora preoccupantemente consistente invece il fronte degli astensionisti, la vera incognita delle prossime elezioni.
E proprio in relazione alla consultazione interna al centrosinistra, è interessante notare la conferma di quanto vi stiamo ormai raccontando da qualche settimana: Bersani in vantaggio su Renzi, Vendola molto staccato, ma con un quadro che potrebbe cambiare radicalmente se si "allargassero" gli spazi della partecipazione. In buona sostanza, Bersani è nettamente avanti (41%) tra gli elettori di centrosinistra intenzionati a votare, con Renzi fermo al 33% e Vendola staccatissimo al 13%. Se invece consideriamo il "totale degli elettori", Matteo Renzi continua ad essere preferito al segretario Bersani. Un ulteriore motivo per portare fino in fondo la battaglia sulle regole per le primarie, dunque.