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Sondaggi elettorali, il Pd supera il 20%: quasi raggiunto il M5s, in calo insieme alla Lega

Gli ultimi sondaggi elettorali, in vista delle elezioni europee, confermano la Lega come primo partito, seppur leggermente in calo. Dietro continua il crollo del Movimento 5 Stelle che viene inseguito da molto vicino dal Pd, ora di nuovo sopra al 20% dopo le primarie del 3 marzo. Supera la soglia di sbarramento del 4% +Europa.
A cura di Stefano Rizzuti
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Le primarie di domenica 3 marzo hanno ravvivato il Pd, almeno nei sondaggi. Anche nelle rilevazioni realizzate nei giorni precedenti al voto dei gazebo, in cui la discussione sui dem è tornata al centro del dibattito. Un sondaggio realizzato da Termometro politico mostra che ormai il Pd ha quasi raggiunto il Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni europee di maggio. Mentre rimane lontanissima la Lega, nonostante sia distante dai suoi valori massimi di qualche settimana fa. Nella rilevazione il Carroccio è il primo partito con il 31,5% dei voti, dieci punti avanti rispetto al M5s, fermo al 21,3% e in continuo calo. Subito dietro ora c’è il Pd, di nuovo sopra il 20%, confermando quanto già emerso nelle rilevazioni degli ultimi giorni: oggi i dem si attestano al 20,5%. E a sinistra cresce anche +Europa, ora sopra la soglia di sbarramento del 4% necessaria per entrare al Parlamento europeo. Mettendo insieme i valori del centrosinistra, ormai il sorpasso al M5s è cosa fatta, almeno nelle rilevazioni.

A sinistra troviamo anche Potere al Popolo all’1,4%, esattamente come la coalizione civica (ipotizzata dal sondaggio) di De Magistris, composta da Rifondazione comunista e Sinistra italiana. Mentre gli altri partiti di sinistra – Verdi, Possibile e Mdp – raccolgono insieme il 2,9%. Dall’altra parte, nel centrodestra, continua a faticare Forza Italia all’8,2%, davanti a Fratelli d’Italia con il 4,5%. Gli altri partiti del centrodestra superano di poco l’1%. Il sondaggio evidenzia anche il dato di Casapound, che si fermerebbe allo 0,7%.

Nella stessa rilevazione si chiede anche agli intervistati quali sono le priorità in vista di queste elezioni europee. L’occupazione e il lavoro è il primo punto per il 32,5% del campione. Segue la riforma dell’Ue a livello istituzionale, per il 22,5%. Poi la crescita economica (20,7%), l’immigrazione (10,5%) e l’ambiente (4,1%). Marginali altri temi come l’istruzione e la scuola (prioritari solo per il 2,5%), la sicurezza nelle città (2,4%), la sanità (1,6%) e la possibilità di una pensione per tutti (1,3%).

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