Sondaggi elettorali, guadagnano consensi Pd, M5s e Leu: in crescita la fiducia nel governo
La Lega continua a perdere consensi, che vengono puntualmente guadagnati da Fratelli d’Italia. Allo stesso tempo nell’area di governo perde voti solamente Italia Viva, mentre sono in crescita Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali. Sono questi i principali dati emersi dal sondaggio Monitor Italia, realizzato da Tecnè in collaborazione con l’agenzia Dire. Una rilevazione dalla quale emerge anche una crescita nella fiducia riposta dagli italiani nel governo, con un dato positivo che forse è anche legato al giudizio sull’operato dell’esecutivo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
Sondaggi, le intenzioni di voto secondo Monitor Italia
La Lega mantiene il primato con il 30,2% dei consensi, nonostante un calo dello 0,4% in una settimana. Guadagna, invece, il Pd: +0,2% e dato al 21,2%. Leggermente in crescita (+0,1%) il Movimento 5 Stelle (al 13,4%), pur venendo ora tallonato da vicino da Fratelli d’Italia, che con mezzo punto percentuale in più si attesta al 13,1%. Stabile Forza Italia al 7,1%, mentre Italia Viva perde lo 0,3% e non va oltre il 3,6%. Risale leggermente la Sinistra, al 2,6%, mentre più indietro troviamo Azione al 2,1%, +Europa all’1,8% e i Verdi all’1,5%.
Sondaggi, cresce la fiducia nel governo
In questo periodo in cui l’esecutivo sta affrontando l’emergenza Coronavirus, cresce la fiducia degli italiani nel governo, pur restando a livelli bassi. Ad oggi è al 28,3%: 1,2 punti in più nell’ultima settimana, è il dato più alto da inizio 2020, con tre punti in più rispetto a un mese fa. Cala la percentuale di chi non ha fiducia, che resta comunque alta: al 65,7%, ma quasi cinque punti in meno rispetto a fine gennaio. Non ha un’opinione precisa il 6% degli intervistati.
L’emergenza Coronavirus secondo i sondaggi
Lo stesso sondaggio prende in considerazione anche le preoccupazioni degli italiani sull’emergenza Coronavirus. Gli intervistati si dicono preoccupati (nel 42% dei casi) sia dalle conseguenze economiche che dai rischi sanitari. Il 32%, invece, si dice preoccupato soprattutto dalle conseguenze economiche, mentre il 18% teme di più i rischi sanitari. Infine, non è preoccupato il 6%. In particolare, si dice molto preoccupato della situazione il 22% del campione, abbastanza preoccupato il 54%, poco preoccupato il 16% e per nulla il 6%.
La gestione dei rischi economici viene valutata negativamente dal 53% degli intervistati, mentre ha un’opinione positiva il 29%. Per quanto riguarda la gestione della comunicazione, trova che ci sia stato un eccessivo allarmismo il 49% degli italiani, mentre ritiene che l’allarme fosse motivato il 46%. Infine, agli elettori viene chiesto dove si sentirebbero più al sicuro. L’81% degli intervistati risponde in Italia, poiché il nostro Paese ha una sanità migliore ed effettua controlli più accurati. L’11%, invece, risponde in un Paese estero in cui si sono registrati meno casi.