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Sondaggi elettorali ed exit poll triplicano il rischio infarto

L’allarme dei cardiologi: attenzione a non far enfatizzare eccessivamente il responso delle urne, potrebbe rivelarsi dannoso per la salute.
A cura di Redazione
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L'attesa e la passione fanno brutti scherzi e non dev'essere per forza una partita di calcio a far palpitare, troppo, il cuore di chi spera di vincere. Anche le elezioni 2013 mettono a rischio il cuore degli italiani, soprattutto di chi nutre entrambe queste passioni. A mettere in guardia dal pericolo sono gli esperti riuniti per il Meeting Internazionale su Fibrillazione Atriale e Infarto, conclusosi a Bologna. Secondo gli esperti il rischio di aritmie e infarti è addirittura triplicato, soprattutto se il proprio partito perde. "Numerosi studi – spiega Alessandro Capucci, presidente del Congresso e Ordinario di Malattie dell'Apparato Cardiovascolare al Politenico delle Marche – hanno sottolineato che lo stress da campagna elettorale incide sul rischio di aritmie potenzialmente molto pericolose come la fibrillazione atriale. Si è visto, ad esempio, che durante la campagna elettorale chi segue i dibattiti e si interessa alle sorti del suo partito vede crescere i propri livelli di cortisolo, l'ormone dello stress. Se il proprio partito vince, poi, l'ormone cala e aumenta al contempo il testosterone; se invece il candidato sostenuto perde, si ha l'effetto contrario e il cortisolo continua a salire".

Uno stress del tutto simile a quello calcistico: "In periodi molto intensi ma brevi come la campagna elettorale – continua lo specialista -o quando si vive un evento che provoca emozioni forti, come assistere alla gara della squadra del cuore, lo stress che si genera è molto elevato e impatta maggiormente sul cuore, che non riesce ad attutirne gli effetti negativi". La prevenzione ? Dedicare tempo adeguato a riposo e al sonno. E ovviamente, non prendersela più di tanto.

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