Sondaggi elettorali, dopo settimane di calo torna a crescere la Lega: è al 27%, Pd al 21,8%
Dopo settimane difficili, in cui la Lega ha perso costantemente voti, si interrompe il calo dei consensi per il partito di Matteo Salvini. Il sondaggio realizzato da Index Research per Piazzapulita, trasmissione di La7, evidenzia un dato positivo per il Carroccio dopo settimane di evidenti difficoltà e un calo del Pd che permette di ri-allargare le distanze tra i due partiti. La Lega è in testa con il 27% dei consensi, in aumento dello 0,1% rispetto alla settimana precedente. Il Pd, invece, perde lo 0,3% e si attesta al 21,8%. In leggera crescita (+0,1%) il Movimento 5 Stelle al 14,7%, mentre Fratelli d’Italia è stabile al 12,9%. Poche variazioni anche tra gli altri partiti, con scostamenti che non superano lo 0,1%: Forza Italia si attesta al 6,3%, Italia Viva al 4,5% e si riavvicinano gli altri partiti della componente de La Sinistra che insieme arrivano al 3,9%. Azione, poi, fa registrare il 2,3%, +Europa il 2%, i Verdi l’1,8% e Cambiamo lo 0,7%.
La fiducia nel governo secondo i sondaggi
Il sondaggio effettuato da Index Research conferma invece il trend riguardante la fiducia nel governo, che continua a crescere in questo periodo segnato dall’emergenza Coronavirus. L’esecutivo guidato da Giuseppe Conte gode della fiducia del 43% degli italiani, un dato in salita di un punto percentuale rispetto alla scorsa settimana. La differenza è evidente rispetto al dato di febbraio, solamente due mesi fa, quando il governo godeva di un gradimento fermo al 30%. Il dato registrato oggi, inoltre, è nettamente il più alto per il governo dal momento della sua nascita avvenuta alla fine dell’estate.
Sondaggi, le restrizioni e il ritorno alla normalità
Agli intervistati viene chiesto anche un giudizio sulla fase due e sul possibile ritorno graduale alla normalità. In particolare, si chiede se sarebbero disposti a rinunciare in parte alla loro privacy per mappare meglio i contagi: risponde di sì il 56,8%, mentre dà parere negativo il 32,8%. Non ha un’opinione precisa in merito il 10,4% del campione. Si chiede poi se gli italiani sarebbero disposti a tornare alla normalità sin da subito, anche senza una totale garanzia di sicurezza: risposta positiva, in questo caso, dal 52,8% degli intervistati, negativa dal 35,6%. Non sa il restante 11,6%.