Sondaggi elettorali, dopo le dimissioni di Luigi Di Maio crollano Movimento 5 Stelle e Pd
È ancora presto per capire che effetto possano avere le elezioni regionali in Emila-Romagna e Calabria sui sondaggi elettorali, ma intanto le ultime rilevazioni mostrano una probabile correlazione tra le dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico e un netto calo del Movimento 5 Stelle. Il sondaggio di Swg per La7, realizzato tra il 22 e il 26 gennaio (quindi precedentemente al voto delle regionali), può essere confrontato con quello della settimana precedente: ciò che viene fuori è un netto calo del Movimento 5 Stelle, ma anche del Pd, magari come conseguenza del fatto che le dimissioni di Di Maio potrebbero comportare maggiore instabilità nel governo.
Sondaggi, Lega prima: in calo Pd e M5s
La Lega rimane il primo partito, pur perdendo qualche consenso: con lo 0,2% in meno il partito di Matteo Salvini si attesta al 33%. Nonostante il lieve calo nell’ultima settimana, comunque, il Carroccio aumenta il suo vantaggio sugli inseguitori. Il calo del Pd di 0,7 punti percentuali porta infatti il partito di Nicola Zingaretti al 17,5%, quasi la metà dei voti della Lega. Ancora più indietro il Movimento 5 Stelle, che come i dem perde 0,7 punti percentuali e si ferma al 14,9%. Solamente mercoledì il suo capo politico, Luigi Di Maio, ha confermato ufficialmente le sue dimissioni lasciando la guida pentastellata al reggente Vito Crimi. Una decisione che sembra avere qualche conseguenza sulla tenuta elettorale del M5s, in netto calo in questi giorni.
Cala nei sondaggi Fdi, in risalita Forza Italia
Dopo settimane di crescita, cala invece leggermente Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni scende dal 10,9% al 10,6%. Al contrario, risale in maniera consistente Forza Italia che si riporta al 6%, un guadagno di 0,8 punti percentuali rispetto alla settimana precedente. Poche variazioni per Italia Viva, che con lo 0,1% in più raggiunge il 4,6%. Andando avanti, troviamo Sinistra italiana e Mdp al 3,5%, Azione di Carlo Calenda al 2,5%. Ancora, più indietro c’è +Europa al 2,2% e i Verdi al 2,1%. Infine, tornando al centrodestra, c’è Cambiamo di Giovanni Toti all’1,4%. Non si esprime ben il 39% del campione intervistato da Swg.