Sondaggi elettorali: da inizio 2017 a oggi crollo del Pd, centrodestra in costante ascesa
Legislatura finita e voto previsto per il 4 marzo: gli ultimi giorni hanno fornito informazioni chiare sul futuro dell’Italia, ma ancora è presto per poter capire come andranno le prossime elezioni politiche. La legge elettorale in vigore, il Rosatellum bis, non aiuta a individuare un probabile vincitore, anzi al momento l’ipotesi più plausibile è quella che nessuna forza politica ottenga una maggioranza che permetta di governare. La media degli ultimi sondaggi, elaborata da YouTrend per Agi, evidenzia come il centrodestra a dicembre sia ancora nettamente avanti con il 35,8%, contro il 27,9% del centrosinistra e il 27,5% del Movimento Cinque Stelle. Difficile però pensare a una maggioranza con queste percentuali. Unica certezza, per ora, sembra essere il calo costante del Pd che si attesta al 24,1%: secondo partito nettamente dietro al M5s che è al 27,5%.
Nella supermedia elaborata da Youtrend sulla base dei sondaggi di otto diversi istituti negli ultimi 15 giorni si sottolinea come non ci siano rilevanti variazioni rispetto alla scorsa settimana. Ma nel report realizzato per Agi si fa anche un ulteriore passo e si analizza la differenza tra i sondaggi di dicembre e quelli di inizio anno. E le diversità sono sostanziali.
Il primo dato che emerge è il tracollo del Pd. In meno di 12 mesi i dem hanno perso quasi sette punti percentuali, scendendo dal 30,9% al 24,1%. Inoltre, in calo netto è anche Ap, ormai quasi scomparso ma ancora alleato del Pd alle prossime elezioni con la nascita di Civica Popolare a guida di Beatrice Lorenzin. Alternativa Popolare era data al 3,6% a inizio anno: ora si attesta all’1,2%. Il centrosinistra, nel complesso, crolla passando dal 34,5% al 27,9%. Gran parte del calo del Pd e del centrosinistra, però, è dovuto alla scissione da parte degli esponenti di Mdp e dalla successiva nascita di Liberi e Uguali che oggi si attesta al 6,8% contro il 2,9% di inizio anno per Sinistra italiana.
Variazioni meno significative per il Movimento Cinque Stelle che perde solo lo 0,7%. Chi invece guadagna di più è il centrodestra, a partire da Forza Italia che tocca il suo massimo durante l’anno proprio a dicembre e che è anche la lista che più di ogni altra ha incrementato i suoi consensi nel 2017. Il partito di Silvio Berlusconi è salito dal 12,7% al 15,8%. Senza, però, erodere i consensi degli altri partiti di destra che faranno parte della stessa coalizione: questo vale sia per la Lega (passata dal 12,8% al 13,7%) sia per FdI (dal 4,7% al 5,1%).
La coalizione in continua ascesa è quella del centrodestra, passata dal 30,2% di inizio anno al 35,8% di oggi. In netto calo il Pd, come detto, mentre è stabile il M5s. Infine, il quarto polo rappresentato da Liberi e Uguali rimane di poco sotto al 7%. Come spiega YouTrend ci sono stati vari avvenimenti politici che hanno caratterizzato l’anno e portato al costante calo del centrosinistra a guida Pd, con conseguente aumento dei consensi del centrodestra.
L’anno è iniziato con una certa stabilità da parte del Partito Democratico dopo il referendum costituzionale perso dal segretario del partito e ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. Poi, però, prima la scissione nel partito voluta da Pier Luigi Bersani e poi le nuove primarie hanno eroso ulteriormente i consensi del Pd. Si è arrivati così alle elezioni amministrative con la vittoria del centrodestra quasi ovunque in Italia. E poi, ancora, la tendenza si è confermata con le elezioni siciliane, vinte dal centrodestra, con il centrosinistra e il Pd affossati e finiti ben sotto anche rispetto al M5s.