Sondaggi elettorali, crolla la Lega e il Pd l’ha quasi raggiunta: i dem a soli 2 punti da Salvini
Crollano la Lega e il Movimento 5 Stelle, risalgono il Pd e Italia Viva. Ma, soprattutto, i dem si avvicinano pericolosamente al Carroccio. Sono questi gli aspetti più rilevanti dell’ultimo sondaggio realizzato dall’Istituto Ixè per Cartabianca, trasmissione di Rai 3. La Lega perde lo 0,7% e non va oltre il 24,3%, mentre il Pd guadagna lo 0,6% e raggiunge il 22%. Ora la distanza tra i due partiti è di soli 2,3 punti percentuali, un valore minimo, soprattutto se confrontato al dato delle scorse elezioni europee. Male il Movimento 5 Stelle, che nell’ultima settimane perde oltre l’1% e si ferma al 16,1%. In calo anche Fratelli d’Italia: -0,2% e ora dato al 14 ,2%. Cresce, invece Forza Italia, attestandosi al 7,9%. Guadagna più di chiunque altro Italia Viva: +0,8% e 2,7% dei consensi. Più indietro troviamo Europa Verde e +Europa al 2,2%, La Sinistra al 2% e Azione allo 0,9%.
Sondaggi, la fiducia nei leader e nel governo
Poche variazioni nel dato sulla fiducia dei leader: in testa resta Giuseppe Conte al 56%, seguito – in crescita – da Luca Zaia al 51%. Poi Giorgia Meloni al 33%, Matteo Salvini al 29%, Nicola Zingaretti al 25%, Silvio Berlusconi e Luigi Di Maio al 23% e Matteo Renzi all’11%. Resta alto anche il dato della fiducia nel governo, con un giudizio positivo del 54% degli intervistati. Solo il 20% dice di non avere nessuna fiducia e il 26% di averne poca nell’esecutivo guidato da Conte.
Positivo anche il giudizio sull’operato del governo Conte durante l’emergenza Coronavirus, con un dato del 61% (di cui un giudizio abbastanza positivo dal 50% del campione). Parere negativo per il 34% degli intervistati, non si esprime il restante 5%. Altro tema è quello degli Stati generali convocati dallo stesso presidente del Consiglio: vengono ritenuti utili dal 53% degli intervistati, inutili dal 32%, mentre non ha un giudizio in merito il restante 15%.
Il Movimento 5 Stelle, la sua leadership e il ruolo di Conte
Nel sondaggio si analizza anche il potenziale del Movimento 5 Stelle se a guidarlo ci fosse Giuseppe Conte: gli elettori orientati a votarlo sono il 18,3%. Si tratta di elettori che altrimenti voterebbero: nel 13,5% dei casi il Movimento 5 Stelle, nell’1,9% il centrosinistra, nello 0,8% il centrodestra e infine il 2,1% sarebbero astenuti o indecisi. Agli intervistati si chiede anche chi possa essere il leader più adatto per il M5s: risponde Conte il 36% del campione (e il 58% degli elettori M5s), Di Maio il 10% (16% tra i pentastellati), Di Battista il 10% (15% tra M5s), Fico il 7% e Crimi il 2%. Infine, gli elettori del Movimento 5 Stelle sono più d’accordo con Beppe Grillo che non con Alessandro Di Battista, che ha chiesto la convocazione di un congresso, subendo la bocciatura dallo stesso fondatore del M5s.