Sondaggi elettorali: crolla il Pd, M5s primo partito. Leader sinistra: è sfida Renzi-Grasso
Continua il calo del Partito Democratico nei sondaggi elettorali. Il partito guidato da Matteo Renzi fa registrare un 23,8%, ben lontano dal dato del MoVimento 5 Stelle, sempre più primo partito con il 27,9% dei consensi. Il centrodestra unito rimane comunque il polo più forte, con Forza Italia primo partito della coalizione al 15,5%, seguito dalla Lega al 13,5% e dal Fratelli d’Italia al 4,8%. A sinistra, invece, rimangono intorno al 3% sia Mdp – di poca sopra al 3,3% – che Sinistra italiana al 2,7%. Fermo al 2,1% Ap. Il sondaggio che mostra il continuo calo del Pd e l’avanzamento di M5s e centrodestra è stato realizzato dall’istituto Ixè.
Il crollo del Pd è evidente nell’ultimo mese con 4 punti percentuali persi in poco più di trenta giorni. A guadagnare sono sia l’M5s (+0,5% dal 10 ottobre a oggi) che Forza Italia, due punti percentuali in più. Gli stessi che invece la Lega ha perso nell’ultimo mese. Il calo del Pd è evidente rispetto al dato medio del partito durante il 2017, sempre intorno al 27%. Al contrario guadagna qualcosa il MoVimento 5 Stelle così come Forza Italia che per gran parte dell’anno era data sotto al 14%.
Leader della sinistra: è sfida Renzi-Grasso
Un altro sondaggio, realizzato dall’Istituto Piepoli per La Stampa, si focalizza sulla situazione a sinistra e sulla possibile coalizione tra il Pd e i partiti di sinistra come Mdp e Si. In primis, la rilevazione mostra chi potrebbe essere – secondo gli intervistati – il leader di questa eventuale coalizione. La sfida sembra essere tra il segretario del Pd Matteo Renzi e il presidente del Senato Pietro Grasso, entrambi indicati come possibili leader dal 13% del campione. Dietro di loro: Pier Luigi Bersani al 9%, Giuliano Pisapia all’8%, Dario Franceschini al 6%, Laura Boldrini al 5%, Marco Minniti al 5%, Graziano Delrio al 4%, Massimo D’Alema al 3% e Roberto Speranza al 2%.
Nello stesso sondaggio si chiede agli intervistati di esprimere il loro parere sull’apertura voluta da Matteo Renzi e dal Pd a una coalizione che guardi anche a sinistra. Gli elettori si dicono per nulla d’accordo con Renzi al 25%, poco d’accordo al 23%, abbastanza sempre al 23% e molto d’accordo al 20%. Tra gli intervistati, il 34% dice di non essere “per nulla” propenso a votare per questa eventuale coalizione, il 18% è invece “abbastanza” propenso a farlo e il 16% si dice “molto” convinto a votare per questa lista.