Sondaggi elettorali, crolla il Pd e boom del Movimento 5 Stelle: cresce dell’1,3% e ritorna al 18%
Lieve calo della Lega, discesa più marcata per il Pd e netto aumento dei consensi per il Movimento 5 Stelle. Sono questi i dati più significativi dell’ultimo sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera, con un confronto rispetto alle cifre registrate circa un mese fa, il 28 maggio. Ipsos effettua un confronto anche rispetto a quanto avvenuto alle europee del 2019, sottolineando le differenze in termini assoluti di voti. A perderne di più è stata la Lega, con oltre due milioni di voti in meno. Al contrario ne guadagna quasi 3 milioni Fratelli d’Italia. Perde poco il Pd, nonostante la scissione di Italia Viva. Mentre guadagna qualche consenso, rispetto alle europee, il Movimento 5 Stelle.
Sondaggi elettorali, boom del M5s e in calo il Pd
La Lega è sempre in testa con il 24% e un calo dello 0,3%. Perde ancora più consensi il Pd, che scende dello 0,8% e si attesta al 20,4%. In forte crescita troviamo il Movimento 5 Stelle, che guadagna l’1,3% e raggiunge il 18%, staccando leggermente Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni guadagna lo 0,1% e ottiene il 16,3%. In leggero calo troviamo Forza Italia (al 7,2%) e Italia Viva (al 2,9%), mentre guadagnano voti sia Azione (0,6% in più e dato al 2,8%) che Sinistra italiana-Articolo 1, che con mezzo punto percentuale in più raggiugne il 2,3%. In totale le forze di centrodestra ottengono il 47,5% dei voti, mentre quelle di maggioranza il 43,6%, con un vantaggio per le opposizioni che si è ridotto di circa un punto e mezzo in un mese.
Gli italiani e il referendum costituzionale
Il sondaggio di Ipsos si sofferma anche sul referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari che si svolgerà in autunno. Solo il 28% degli italiani, circa uno su quattro, sa che si terrà la consultazione. Comunque per il 44% degli intervistati questo voto avrà una elevata importanza, mentre il 23% lo ritiene abbastanza importante. Ancora, solo il 20% sostiene che abbia poca o nessuna importanza. Quasi un italiano su due, il 46%, voterebbe per confermare la riforma approvata in Parlamento, con la previsione del taglio dei parlamentari. Il 10% voterebbe contro, mentre il 20% pensa di astenersi. Inoltre il 42% si dice convinto che vincerà il sì, mentre il 13% pensa che prevarrà il no e il 45% non fa previsioni.